“Non considero ostico il mondo di Hollywood, è lì che si trovano i soldi.”
Nel sistema di numerazione romana C corrispondeva a 100, D a 500, M a 1000. Col crescere dei debiti e dei crediti fu introdotta una cornice aperta verso il basso che tracciata intorno a un numero ne moltiplicava il valore per 100.000. Livia lasciò |D|, quindi 50.000.000, di sesterzi a Galba ma suo figlio, l'imperatore Tiberio, erede dei rimanenti beni della madre, sostenne che |D| andava letto D, cioè 500, "Quia notata non perscripta erat summa", perché la somma non era scritta in lettere. Galba ricevette quindi 500 sesterzi. Capito perché negli assegni e nei vaglia dovete scrivere il numero in cifre e in lettere?
“Il compito del regista è di spenderesoldi, quello del produttore di risparmiarli.”
“In un paesericco, i soldi sono pezzi di carta con cui si possono comprare oggetti di consumo al mercato. In questo modo siamo solo clienti. Perfino un milionario è solo un cliente e niente di più. E in un paesepovero? In un paesepovero, i soldi sono una stupida barriera, bizzarra e spesso fiorente, che separa da qualsiasi altra cosa.”
“È bello essere una celebrità. Fai dei soldi, mangi il cibo migliore, stai nei migliori alberghi e, nel mio caso, hai libertà di parola.”
“- Marge: Caspiterina, come si fa? Siamo in guai seri. Non ci resta che dare un taglio alle cose superflue.- Homer: Be', sai, compriamo sempre vaccini per Maggie per delle malattie che neanche ha...”