“È solo l’uomo medio, certo, moralista e presuntuoso, che subisce inconsapevole la cattiveria più grande: essere quello che è.”
“Molto spesso la vita si riduce ad una singola, davvero traumatizzante, esperienza.”
“La vita non è come l'hai vista al cinematografo, la vita è più difficile.”
“E io rimasi lì a chiedermi se l'imbecille ero io... che la vita la prendevo tutta come un gioco, o se era lui... che la prendeva come una condanna ai lavori forzati, o se lo eravamo tutti e due.”
“Se ti svegliassi a un'ora diversa in un posto diverso, ti sveglieresti come una persona diversa?”
“Ma esiste una fame che è solo di cibo? Esiste una fame del ventre che non sia indizio di una fame più generalizzata? Per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l'essere, quel vuoto che attanaglia, quell'aspirazione non tanto all'utopica pienezza quanto alla semplice realtà: là dove non c'è niente, imploro che vi sia qualcosa.”