“Io me lo godevo da fuori, appoggiato alla porta, sicuro che don Nonò era troppo impegnato per darmi la caccia. Poi, nel 1942, il fascismo proibì i concertini. La guerra poteva tollerare solo marce militari e inni patriottici.”
“Il fatto che non porto il distintivo viene considerato una prova di 'scarsi sentimenti fascisti'. Ma, dico io, se il distintivo si deve appuntare sulla giacca e la mia giacca non ha occhielli, il distintivo dove me lo devo mettere? Per questo mi manderanno al confino? Magari! Scelgo il confine con la Svizzera: orologi, svizzerotte, mica male...”
“Essere o non essere fascista? Questo è il problema... Ignorare, morire di fame, oppure sfidare l'avversa fortuna e combattere?”
“Siete un 'Marcista'!”
“- Generale di Torrealta: Quante volte devo dirvi che quando io fucilo gli antifascisti non voglio curiosi tra i piedi!- Il commissario: Ma dove sono questi antifascisti?- Generale di Torrealta: Eccoli là!”
“Diciamo oggi: è il fascismo. Anzi: il nazifascismo. Ma che cosa significa che sia il fascismo? Vorrei vederlo fuori dell'uomo, il fascismo. Che cosa sarebbe? Che cosa farebbe? Potrebbe fare quello che fa se non fosse nell'uomo di poterlo fare? Vorrei vedere Hitler e i tedeschi suoi se quello che fanno non fosse nell'uomo di poterlo fare. Vorrei vederli a cercar di farlo. Togliere loro l'umana possibilità di farlo e poi dire loro: Avanti, fate. Che cosa farebbero?Un corno, dice mia nonna.”