“A volte mi sembra di essere solo occhi e orecchie, e sto sul chi vive cercando di dare un senso a ciò che accade. So da cosa devo stare lontana, so di cosa mi devo preoccupare. Sono come quelli cresciuti in tempo di guerra. Non voglio sentire il dolore. Non voglio morire. Non voglio vedere morire le persone che mi sono attorno. Ma dentro di me non c'è rimasto niente che mi consenta di capire come mi sento davvero o cosa voglio davvero. Ecco, se c'è una cosa che voglio, è sapere cosa si può volere.”
“E' nel trend della nostra cultura separare sempre di più i nostri atti dalle nostre emozioni, che li accompagnerebbero se ci fosse consentito esprimere i nostri sentimenti e non solo, alla perfezione, le nostre asettiche prestazioni. ”
“Vogliamo renderci conto che le emozioni scoppiano nell’adolescenza quando i figli allentano, se non chiudono, la comunicazione in famiglia, e l’unico sbocco comunicativo resta l’ambiente scolastico che su queste emozioni deve lavorare? Anzi questo è il suo primo compito, perché senza emozione non si crea nessun interesse e senza interesse nessuna volontà di applicazione.”
“Sono le cose semplici che mozzano il fiato.”
“La paura, soprattutto da piccoli, non è un sentimento di cui vergognarsi. È un diritto, anzi, a volte una ricchezza, perché proprio grazie alla paura e alla sensibilità si riescono ad apprezzareemozioni che, a essere troppo sicuri di sé, sfuggono.”
“I vecchi valgono come tutti gli altri, anche se calano. Sentono quello che sentiamo voi e io e certe volte questo li fa soffrire ancora più di noi perché non si possono più difendere.”