“Basso. Lo è ciò che caratterizza le ragioni degli altri.”
“Di norma pensiamo che in certe occasioni sia giusto infastidirsi o arrabbiarsi, oppure provareansia o esseredepressi. La giustificazione di tali emozioni è radicata nell’inconscio della nostra personalità, per cui esse possono ormai esprimersi meccanicamente, senza che noi dobbiamo compiere alcuno sforzo di volontà. Ad esempio, nessuno di noi si arrabbia volontariamente, bensì solo come reazione meccanica a un evento esterno. Allo stesso modo, nessuno di noi soffre, si deprime o prova vergogna volontariamente. Si tratta sempre di reazioni meccaniche involontarie. Ci comportiamo così perché la macchina biologica non può fare altrimenti!”
“Libertà è smettere di dare spiegazioni.”
“Ho perso poco nella mia vita, ma le sconfitte mi hanno insegnato più delle vittorie. Quando perdo, spesso mi focalizzo sulla bravura dell'avversario e sugli errori che ho commesso. È un modo corretto per non cercare alibi e diventareuomini che si prendono le proprie responsabilità. Non va bene giustificarsi dicendo che il rivale è stato fortunato o ha avuto un aiuto: sono scuse che non fanno crescere.”
“Gli assenti non sono mai senza colpa e i presenti non sono mai senza giustificazioni.”
“La gente crede sempre che ci si uccida per una ragione. Ma si può benissimo uccidersi per due ragioni.”