“Tutto l’universo, fatto di rapporti numerici, è una perfettaarmoniamatematica, è un ordineperfetto.”
“Supponiamo che l’inizio dell’universo fosse paragonabile al polo sud della Terra, con i gradi di latitudine che svolgono il ruolo del tempo. Man mano che si procede verso nord, i paralleli (cerchi di latitudine costante), che rappresentano le dimensioni dell’universo, si dilaterebbero. L’universo avrebbe origine come un punto al polo sud, ma il polo sud è del tutto simile a qualsiasi altro punto. Chiedersi che cosa sia accaduto prima dell’inizio dell’universo non avrebbe più alcun senso, perché non c’è nulla a sud del polo sud.”
“L’universo può crearsi dal nulla sulla base delle leggi della fisica. Non è necessario appellarsi a Dio per accendere la miccia e mettere in moto il processo.”
“Il tempo è una proprietà che si riferisce esclusivamente all’universo che Dio ha creato. E presumibilmente, quando lo creò, Egli sapeva ciò che voleva fare!”
“Non ci sarebbero singolarità sulle quali le leggi della scienza si infransero e nessun limite di spazio-tempo in cui ci si dovrebbe appellare a Dio o qualche nuova legge per stabilire condizioni limite per lo spazio-tempo ... L'universo sarebbe completamente contenuto in sé stesso e non influenzato da nulla di esterno a sé stesso. Non sarebbe né creato né distrutto. Esiterebbe soltanto... Che posto avrebbe, quindi, un creatore?”
“La teoria predice che un gran numero di universi sia stato creato dal nulla. La loro creazione non richiede l’intervento di un essere soprannaturale o di un dio, in quanto questi molteplici universi derivano in modo naturale dalla legge fisica: sono una predizione della scienza. Ciascun universo ha molte storie possibili e molti stati possibili in tempi successivi, cioè in tempi come il presente, assai lontani dalla loro creazione.”