“L’unica libertà concessa è resistere con dignità fino al capolinea, giocando come il gatto con il topo, consapevoli però di essere il topo, non il gatto, e di non avere scampo. Cercare di divertirsi, almeno. E poi scendere, soddisfatti. Almeno un poco. Capolinea.”
“Pensa quanto tempo hai sprecato rinviando continuamente la realizzazione di ciò che ti eri proposto di fare e quante volte non hai approfittato delle nuove possibilità che ti concedevano gli dèi. È ora che tu comprenda, finalmente, cosa sia questo universo a cui appartieni, quale sia l’Entità che lo governa e di cui costituisci una emanazione; che hai un limite di tempo prestabilito che se ne andrà in fumo se non lo avrai utilizzato per conquistarti la serenità, che pure tu andrai perduto e senza alcuna possibilità di ritorno.”
“Maltrattati pure, anima mia: fra poco non potrai più gloriarti di te! A ciascuno non è concessa che una sola vita, e la tua è quasi giunta al termine, anche se tu, invece di badare a te stesso, hai riposto in quella degli altri la tua felicità.”
“Alessandro il Macedone e il suo stalliere, una volta morti, hanno fatto la stessa fine: riassorbiti entrambi nei medesimi princìpi seminali del mondo o entrambi dispersi in atomi.”
“Non pensare con disdegno alla morte, ma guarda ad essa con favore; perché anche la morte è una delle cose che vuole la Natura.”
“Nessuno è così favorito da non avere accanto a sé, al momento della morte, qualcuno che gioisca del triste evento.”