“Un uomoreligioso è una persona che tiene Dio e l'uomo in un unicopensiero, in ogni momento, che soffre il male fatto agli altri, la cui più grande passione è la misericordia, la cui forza più grande è l'amore e la resistenza alla disperazione.”
“Nessuna notizia è negativa per gli eletti di Dio.”
“Una persona può esserereligiosa ed esercitare nel contempo la filosofia: ma la filosofia in quanto tale non è religiosa, in nessun caso. Perché se c'è qualcosa di cui la filosofia è mortalmente nemica, in quanto esercizio intellettuale, questa è la religione, l'irrazionalità, la superstizione, le chiese come istituzioni monopolizzatrici di verità indiscutibili, l'obbedienzaintellettuale assoluta, l'obbedienzaintellettuale all'Assoluto.”
La fedecristiana si trova nella condizione di ogni fede: assume come vero – ritiene per vero – qualcosa che non mostra di essere vero e che proprio per questo l’apostolo chiama “invisibile”. La verità è lo stare in luce, visibile. (Questa è anche la condizione del paradiso cristiano.) La fede ritiene come vero, visibile, ciò che è invisibile e non si mostra come vero. Ogni fede è pertanto una contraddizione, una situazione instabile da cui si deve uscire. In qualche modo se ne rende conto la stessa fedecristiana quando afferma che, in paradiso, essa non potrà più esistere.
“Il punto di vistasecondo cui il credente sarebbe più felice dell'ateo è assurdo. Tanto quanto la diffusa convinzione che l'ubriaco è più felice del sobrio.”
“Siamo giunti, ormai, a non negare più dio, tanto ne siamo lontani, ma soltanto la pretesa di chi vorrebbe affermarne l'esistenza.”