“Aveva paura della varietà della vita: essa lo rendeva infelice; mentre l’insistenza della ripetizione approfondiva le immagini e gli dava un valore di simbolo.”
“Recanati era un carcere, un sepolcro, un deserto, una tenebra: la città dei malvagi dove viveva incatenato con la doppia catena della realtà e della fantasia.”
“Apollo non aveva nessun desiderio di modificare la natura dell’uomo. Una sola cosa gli importava: che gli uomini riconoscessero la propria natura e la accettassero sino in fondo, senza riserve né limitazioni.”
“Il destino non ama i pedagoghi.”
“Un figlio deve abitare la nostra casa come un estraneoavventuroso e felice.”
“Gli strati accumulati del dolore producono l'arte suprema: la pazienzaostinata, la coraggiosa sopportazione.”
“Tutto l’universo odissiaco è di roccia e di ferro.”
“Apollo era «empio». Qui sta uno dei paradossi dello spiritogreco. Apollo non conosceva nessuna delle virtù che da lui vennero chiamate apollinee: la serenità, il rispetto per la legge, l’armonia, la moderazione.”