Senza "caos" non c'è conoscenza. Senza una frequente rinuncia alla ragione non c'è progresso.
“Un tempo si pensava che le leggi scientifiche fossero ben stabilite e irrevocabili. Lo scienziato scopre fatti e leggi e aumenta costantemente la quantità delle conoscenze sicure e indubitabili. Oggi abbiamo riconosciuto che la scienza non può dare alcuna garanzia del genere. Le leggi scientifiche possono essere rivedute, spesso risulta che esse sono non solo localmente scorrette ma interamente sbagliate, facendo asserzioni su entità che non sono mai esistite.”
“Gli scienziati lavorano meglio se sono al di fuori di ogni autorità, compresa l'autorità della ragione.”
“C'è un solo principio che possa essere difeso in tutte le circostanze e in tutte le fasi dello sviluppoumano. È il principio: qualsiasi cosa può andar bene.”
“La scienza è un'impresa essenzialmente anarchica: l'anarchismo teorico e umanitario è più aperto a incoraggiare il progresso che non le sue alternative fondate sulla legge e sull'ordine.”
Data una regola, per quanto "fondamentale" o "necessaria" per la scienza, ci sono sempre circostanze in cui è opportuno non solo ignorare la regola, ma di adottarne una opposta.
“L'uomo cesserà di essere uno schiavo e conseguirà una dignità che sarà qualcosa di più di un prudente conformismo solo quando diventerà capace di uscire dalle categorie e convinzioni più fondamentali, comprese quelle che si presume lo rendano più umano.”
“Idee che oggi formano la base stessa della scienza esistono solo perché ci furono cose come il pregiudizio, l'opinione, la passione; perché queste cose si opposero alla ragione; e perché fu loro permesso di operare a modo loro.”