“Le paure di oggi sono quelle delle guerre, delle contaminazioni, delle malattie, della solitudine, del malessere, sono paure più profonde, più ancestrali per l’uomo e forse più interessanti da esplorare.”
“Nel cinema horror negli anni Ottanta c’erano gli zombie, c’era l’assassino, e c’era il grande maestro Dario Argento che comunque aveva impiantato quello zoccolo duro sul modo di raccontare le storie.”
“Oggi non abbiamo più l’assassino mascherato, c’è un altro tipo di paura. I generi si sono mescolati, il giallo con l’horror e l’horror con il fantastico, e anche quello in qualche modo esprime una metafora del nostro stato esistenziale.”
“Io sono un po’ come l’acqua, prendo la forma di dove mi metti.”
Non ho mai tradito la mia natività, le mie origini, il mio immaginario. L’horror non è solo “er film de paura”, ma una costruzione visuale e visionaria.