Non ho mai tradito la mia natività, le mie origini, il mio immaginario. L’horror non è solo “er film de paura”, ma una costruzione visuale e visionaria.
“[Su I diari della motocicletta] È talmente dentro di me, che mi sono convinto, nel tempo, di una cosa: io ho iniziato il film da regista brasiliano e l'ho terminato da regista latino-americano.”
“Gran parte del lavoro di regista sta nel sapere cosa tagliare dal copione per creare un buon film.”
“Io cerco sempre, soprattutto con personaggi borderline, al confine con la normalità, di avere un atteggiamento di comprensione.”
“Se sei un regista come tanti, speri che il tuo film piacerà al pubblico e che verrà proiettato in molte nazioni, e quando succede è sempre e comunque sorprendente.”
“Non mi piacciono i film che lanciano messaggi al pubblico: è chi guarda che deve pensare. Non sono io a dover prendere decisioni per il pubblico.”