“Siamo sempre mendicanti, anche nella fede.”
“La fede nasce dall’ascolto.”
“E' una persona non bella, noiosa, poco intelligente, a volte persino ripugnante... in questi casi amare è un’altra cosa!”
“Quando il credente incolpa Dio di mutismo, quando attribuisce a lui il vuoto del proprio cuore è in realtà per l’incapacità all’ascolto, perché cerca da lui una parola che sia a propria immagine e somiglianza.”
“Siamo responsabili di quello che verrà, abbiamo un debito verso il futuro.”
Eredità non significa “caricarsi” di contenuti dati, presupposti, ma ricercare il proprio stesso nome nell’interrogazione del passato. Eredità non significa assumere dei “beni” da ciò che è morto, ma entrare in una relazione essenziale, non occasionale, non contingente, con chi ci appare portante passato. Ma una tale relazione potrà essere voluta soltanto da chi si sente, da solo, in quanto semplice “io”, deserto, mancante, impotente a dire e a vedere.
“Farsi prossimo con amore richiede di assumersi la responsabilità dell’altro perché l’amore nella sua forma più alta prende la forma della responsabilità.”
“Dio abita dove lo si lascia entrare.”
“Dio prende dimora in ogni cristiano e, insieme, nella comunità dei credenti, corpo di Cristo, tempio di Dio.”
“Fine della preghiera è ottenere che noi facciamo la volontà di Dio, non che Dio faccia la nostra.”
“Sempre la chiamata di Dio dapprima distingue, elegge, separa uno dagli altri, poi si mostra come chiamata a favore degli altri.”