“Il modo in cui gli oggetti vengono tramandati è pura narrazione. Ti lascio questo perché ti voglio bene. Oppure perché qualcun altro lo ha lasciato a me. Perché l’ho comprato in un luogo speciale. Perché te ne prenderai cura. Perché ti complicherà la vita. Perché farà schiattare d’invidia il tale o il tal altro. Le eredità non sono mai banali. Che cosa viene ricordato e cosa dimenticato, nel passaggio?”
“Anche quando non si tiene più alle cose, non è affatto indifferente averci tenuto.”
“Non parlare di antisemitismo era possibile; impossibile era non sentirne parlare.”
“Se decido di prenderla in mano, questa tazzina bianca con la sua unica scalfittura vicino al manico entrerà a far parte della mia vita? Questo semplice oggetto, questa tazzina più avorio che bianca, troppo piccola per il caffè della mattina, persino un po’ sbilanciata, potrebbe trovare posto nella mia vita di cose maneggiate, precipitare nel territorio della narrazione personale, di quell'intrecciosensuale fra cose e ricordi, diventare un oggetto preferito.”
“Solo perché possiedi qualcosa, non sei obbligato a tramandarla. Privarsi delle cose, a volte, può restituire spazio vitale.”
“La malinconia è una sorta di vaghezza automatica, una clausola liberatoria, una soffocante mancanza di lucidità.”