“La faccia è molto solacosí sempre affacciatae invisibile a se stessa.”
“Non domandarti mai dove vaisolo fallo bene.”
“Che tu possa strapparti via e prenderti nel pugno, abitarti sentire il dono del corpo quando è solo e del respiro che trasporta il mondo, che ti addestri a inchinare un grazie a tutto, ma proprio tutto, anche il male, soprattutto questo male, che fa migrare, lasciare le lenzuola e le ombre nascoste nei cassetti le voci serrate in bocca, che tu senta l’aria nuova che ti allunga discreta il suono delle prime piogge.”
“La bocca è la cucina del cuore.”
“L’ombelico è la nostra feritala ferita di essere al mondo.”
“Lo spazio è zeppo di possibilità,che tu dorma o sia svegliofermo o in movimentol’aria ha le ruote e i piedi.”
“Niente, è che a me piacciono da sempre le cose mute, quando l’io zittisce e si alza il volume della voce non solo degli uccelli ma anche del silenzio dell’armadio e del tavolo della lampada e del letto. Allora niente, vivo in una nuvola di luce dove tutto rabbrividisce e fa parola, allora bevo all’orlo del mondo alla sua fontana.”
“Io accarezzo il silenzio. Il silenzio - che mi spedisci - tu.”
“Ho paura della vita affollata di quello starmene mischiata tra tanti, senza nessuno che mi scelga, mi sollevi in volo.”
“Non voglio quiete voglio pace.”
“Non voglio imparare a tacere, voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce.”
“Quasi sempre, noi non incontriamo gli altri, ma le opinioni che abbiamo su di loro; non incontriamo le loro visioni ma la nostra reazione alle loro visioni, non usciamo quasi mai dallo schema della ragione e del torto. Perdere questa fissità trasforma ogni secondo della vita”
“Chi è contento può augurare la gioia agli altri, chi non lo è deve prima occuparsi della sua scontentezza.”
“Che io possa essere libero dalla sofferenza, che io possa prendermi cura di me con gioia.”
“Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare.”