“Una lingua gentile taglia e colpisce meglio di ogni coltello.”
“Non si risolve niente con il coltello e le botte. Cosí sono passato alla pistola.”
“Per via dei nostri vecchi eravamo sicuri di essere nel giusto. «Piangano quelli che ci vogliono male, – pensavamo, – perché Dio è con noi»: avevamo mille modi tutti particolari per giustificare le nostre violenze e i nostri comportamenti.”
“I giovani facevano a gara a chi era piú ignorante – perché l’ignoranza è una cosa che va sempre di moda – gettandosi nelle discoteche a ballare in feste disperate che andavano avanti fino all’alba, sentendosi finalmente protagonisti di qualcosa. Se sei ricco puoi fare tutto, se sei bella devi sfruttare la tua bellezza per manipolare tutti: questa sembrava essere l’unicaregola valida, insieme a una violenza immotivata, senza limiti, perché anche essereviolenti va di moda.”
“Era arrabbiato ed era un bruttosegno, perché quando Mel si arrabbiava finiva che ci picchiavamo, e siccome era quattro volte piú grosso di me io le prendevo sempre. L’ho steso una sola volta in vita mia, ma avevamo poco piú di sei anni: l’ho picchiato con un bastone aprendogli una ferita in testa, approfittando del fatto che era rimasto intrappolato con le braccia e le gambe in una rete da pesca.”
“I bambini non dovrebbero vedere tutta la violenza che c'è oggigiorno, ma all'industria del cinema ciò non importa.”
“Sono stato coinvolto in una rissa una volta soltanto in vita mia e andavo a scuola, ma tutti mi considerano tuttora un maniaco.”
“Io tendo al male, questo è sicuro, pensava Joana. Se no, che altro sarebbe quella sensazione di forza repressa, pronta a scoppiare in violenza, quella sete di usarla a occhi chiusi, tutta, con la sicurezza istintiva di una belva?”
“E' certamente questo l'immenso vantaggio sui deboli dei cosiddetti forti: entrambi i tipi sono minati dall'angoscia, dalla paura, dal dubbio, ma gli uni lo sanno e ne soffrono, mentre gli altri non se ne rendono conto e, per consolidare ulteriormente il muro che li protegge da quel vuoto senza fondo, si rivoltano contro i primi, la cui troppo evidente debolezzaminaccia la loro fragile baldanza. Così i deboli minacciano i forti e li spingono alla violenza e all'omicidio che li colpiscono senza pietà. Ed è solo quando la violenza cieca e irresistibile colpisce a sua volta i più forti che il muro della loro certezza si incrina: solo allora scorgono ciò che li attende, e capiscono di essere finiti.”
“Se siete nati in un paese o in un'epoca in cui non solo nessuno viene a uccidervi la moglie o i figli, ma nessuno viene nemmeno a chiedervi di uccidere la moglie e i figli degli altri, ringraziate Dio e andate in pace.Ma tenete sempre a mente questa considerazione: forse avete avuto più fortuna di me, ma non siete migliori.”
“Quando siamo innamorate, non distinguiamo più. Ci rimbambiamo. Scambiamo tutto per amore, mentre l’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni, c’entra come la libertà con la prigione. Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo sull’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Invece noi ci illudiamo di poter cambiare le cose, di poter correggere gli uomini maneschi, di riuscire a farli crescere anche quando gli si è bloccato lo sviluppo, e scalciano e urlano come bambini capricciosi. Solo che sono bambini alti uno e ottanta, con le spalle da gorilla e le mani che sembrano vanghe. Non illudiamoci mai, mai e poi mai, di poterli cambiare, o che possano cambiare per amore nostro. Anche se piangono come vitelli e dicono che non lo faranno più. Non caschiamoci e chiediamo aiuto il prima possibile. E se una figlia ha un fidanzato così, prendiamola, impacchettiamola e riportiamola a casa.”
“Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto.”
“Uccidere o essere ucciso, mangiare o essere mangiato, era la legge.”
“Oggi si abusa del sesso e della violenza.”
“Il timore che un cane possa far del male a un bambino è addirittura ridicolo; molto più giustificata è, semmai, la preoccupazione opposta, che cioè il cane si lasci troppo strapazzare dai bambini, contribuendo così a educarli a una totale mancanza di riguardo nei suoi confronti.”