“Ho perso il conto di quanti viaggi ti faiquanti kilometri senza partire mai.”
“Il viaggiare, nei più giovani, fa parte dell'educazione; negli adulti, fa parte dell'esperienza.”
“Perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte.”
“Il barbaro ha delle chances di costruire vere sequenze di esperienza solo se a ogni stazione del suo viaggio riceve una spinta ulteriore: non sono stazioni, sono sistemi passanti che generano accelerazione. L’incubo del barbaro è rimanere invischiato dai punti in cui transita, o rallentato dalla tentazione di un’analisi, o addirittura fermato da un’inopinata deviazione verso la profondità. Per questo tende a cercare stazioni di passaggio che invece di trattenerlo, lo espellono. Cerca la cresta dell’onda, per poter surfare da dio. Dove la trova? Dove c’è quello che noi chiamiamo spettacolarità.”
Il viaggiare per profitto viene incoraggiato; il viaggiare per sopravvivenza viene condannato, con grande gioia dei trafficanti di “immigrati illegali” e a dispetto di occasionali ed effimere ondate di orrore e indignazione provocate dalla vista di “emigranti economici” finiti soffocati o annegati nel vano tentativo di raggiungere la terra in grado di sfamarli.
“Viaggiare è più che vedere i panorami; è un cambiamento che va avanti, profondo e permanente, nelle idee di vivere.”
“Ho appena fatto un giro per il mondo e me ne sono fatto un'opinione molto scarsa.”
“Lascia di quando in quando i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi. Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima. Probabilmente si tratterà di una piccola cosa ma non ignorarla.”
“Non viaggio mai in aereo. Il viaggio verso l'aeroporto mi fa venire il mal d'auto.”
“Non chiedete mai il vostro cammino a quello che sa. Potresti non perderti!”
Al tempo felice in cui Mark Twain pilotava battelli fluviali su è giù per il Mississippi, la compagnia ferroviaria di Rock Island decise di gettare un ponte fra le due rive dell'immenso fiume. Quel ponte avrebbe danneggiato grandemente le linee di navigazione, i cui affari andavano a gonfie vele. I coloni trasportavano il grano e la carne affumicata fino alle rive del Mississippi, e poi li caricavano sulle navi. I proprietari di quelle navi ne traevano un lauto guadagno e consideravano quella specie di monopolio un sacrosanto diritto. Cercarono, dunque, di opporsi alla costruzione del ponte presentando un'istanza al tribunale. Ne risultò una causa celebre. I battellieri si affidarono all'avvocato Wead, considerato il migliore degli Stati Uniti, e furono certi che il verdetto sarebbe stato loro favorevole. All'ultimo giorno del processo l'aula era gremita fino all'inverosimile. L'avvocato Wead pronunciò un'arringa che durò due ore e il pubblico, affascinato dalla sua eloquenza, applaudì fragorosamente. Quando si alzò l'avvocato della compagnia ferroviaria si udirono invece mormorii di commiserazione. Eppure, un solo minuto gli bastò per smontare le tesi dell'avversario e per vincere la causa. Il suo discorso, in sostanza, fu questo:"Prima di tutto, voglio congratularmi con il mio collega per la sua splendida arringa. Non ho mai udito niente di simile. Tuttavia, debbo far notare ai signori giurati che l'avvocato Wead ha sorvolato il punto principale: le richieste avanzate da chi viaggia dall'Est all'Ovest non sono meno importanti delle richieste di chi viaggia in su e in giù per il fiume. Decidete voi se il diritto di viaggiare in battello è superiore al diritto di viaggiare in treno".Detto ciò, si sedette, e i giurati non tardarono ad approvare con il loro verdetto la tesi di quell'oscuro avvocato di provincia, allampanato e mal vestito, che si chiamava Abramo Lincoln.
“E' una delle sensazioni che ho sempre amato di più, e che così spesso mi ha dato l'illusione di essere libero e padrone della mia vita: quel grappolo di minuti dalla consistenza indefinibile, quando non è ancora buio e non è già più giorno, e tu entri in un posto che non hai mai sentito nominare, con la consapevolezza che domani sarai già lontano, e che per altri mesi, per altri anni, per altri grappoli di minuti della stessa intensità continuerai ad allontanarti, assecondando il dipanarti di una matassa il cui filo ti si srotola tra le mani senza farsi accorgere, e finisce dall'altra parte del mondo.”
“Dovunque si vada, è solo lì che si è.”
“I cambiamenti di luogo non rendono intelligente chi è stupido.”
“A volte è splendido viaggiare senza tirare il freno a mano e schiantarsi in caduta libera su un desiderio che si avvera. Sopravvissuti alla paura.”