“La scuola consegue tanto meglio il proprio scopo quanto più pone l'individuo in condizione di fare a meno di essa.”
“Penso che sia scioccante che i quindicenni e i sedicenni lascino la scuolaincapaci di fare i conti e con la capacità di lettura di un bambino di quattro anni.”
“Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all'alba, voglio andarmene di qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia e mi diverto più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido.”
“Mille anni fa, anch'io ero un ragazzetto, come voi, miei cari e piccoli lettori: anch'io avevo, su per giù, la medesima vostra età, vale a dire fra gli undici e i dodici anni.E com'è naturale, dovevo ancor'io andare tutti i giorni alla scuola, salvo il giovedì e la domenica. Ma i giovedì, nel corso dell'anno, erano così pochi!... Appena uno per settimana! E le domeniche?... Le domeniche era grazia di Dio, se ritornavano una volta ogni otto giorni.”
“Se la scuola fosse più efficace, la televisione non sarebbe tanto potente.”
“Un paese civile dovrebbe proibire le scuole che funzionano solo sulla base della possibilità dei genitori di pagare la retta.”
“L’Italia investe meno di un terzo della media europea in asili nido e scuole per l’infanzia.”
“Possibile che a 16 anni sei convinto che la vita sia la scuola e la scuola sia la vita? Che l'inferno siano i prof. e il paradiso i giorni di vacanza? Che i voti siano il giudizio universale? È possibile che a 16 anni il mondo abbia il diametro del cortile della scuola?”
“Sono nato il primo giorno di scuola..... Sono cresciuto e invecchiato in soli duecento giorni.”
“È ufficiale: la scuola è inutile. Se divento ministro dell’Istruzione la prima cosa che faccio è chiudere le scuole.”
“La scuola è il mondo al contrario: non si mette nulla nero su bianco, ma viceversa. A scuola tutto è fatto per essere dimenticato, come la poca polvere bianca del gesso...”
“Al primo anno di Giurisprudenza eravamo tutti amici. Dal terzo anno in poi dovevamo stare attenti anche solo a respirare... è difficile mantenere rapporticivili quando tutti si scannano competendo l'uno contro l'altro.”
“Quando ero a scuola non mi consideravo diversa dai miei compagni bianchi. Credevo di poter fare quello che facevano loro e, se non lo facevo bene, gli altri mi avrebbero dato la possibilità di dimostrare le mie capacità. Non avevo idea che gli altri mi considerassero diversa.”
“Tornai verso casa continuando a pensare alle lezioni. C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito.”
“Ho passato un sacco di tempo in una scuola quacchera.”