“Scrivi quello che puoi, ma scrivilo bene, e fai in modo che non somigli mai a una sconfitta.”
“Per contribuire alla mia immortalità, la signora, mi consigliò di togliere una virgola al mio libro. Era la sola cosa che sarebbe passata ai posteri.”
“Scrivo di cose che non ho vedute, nè ho sapute da altri, che non sono, e non potrebbero mai essere.”
“Marco aveva riempito quaderni su quaderni di bruttepoesie, ma dentro quelle scarne parole c’era tutto quello che lui era stato, quello che avrebbe voluto abbandonare, quel che stentava a dimenticare.”
“E pian piano dimentichi guai e tormenti, incominci a scriverle, a pregarla di tornare con te.”
“La penna è più potente della spada, sotto il dominio di uomini veramente grandi.”
“Il più sbiadito degli inchiostri è più potente della più fortememoria.”
“Parlami e mi motiverai; scrivimi e dovrò pensarci su.”
“Sono un lettore di libri, vivo con una lettrice compulsiva, e non è a questo che penso; non alla carta che canta le storie, ma a quella che declama le promesse e perpetua i giuramenti. Quante speranze gli uomini hanno affidato alla carta. Tutte le loro migliori. Quanta ira è stata placata, quanto dolore lenito. Quanta brava gente come Vlad il moldavo è stata tenuta buona con un pezzo di carta. Quante battaglie hanno pensato di vincere gli assetati di giustizia imponendo agli ingiusti un solenne pattoscritto. Quanta pena si sono dati i misericordiosi per trovare le parole più alte, i più nobili accenti, da sottoporre alla firma di uomini senza cuore. Quanta lubrica sete di potere, quanta smania vendicativa ha tenuto salda la mano dei controfirmatari. [...] Il punto è che un patto, una promessa, già a metterli nero su bianco si lasciano dietro la parte del nocciolo [...]: l'intenzione. La carta è troppo povera per contenerla; la carta ha poco prezzo e chiunque se la può prendere per due lire. Un'intenzione non si dà via neanche volendo. L'intenzione del giusto non sarà mai del fedifrago, l'intenzione di un libero non sarà mai di un tiranno. [...] Un pattoscritto può diventare carta straccia, una promessa del cuore no. A meno che non si stracci il cuore.”
“Le scritte nei bagnipubblicimi dicono il doloredel giovane che scrive.”
“Qui si scrive soltantodi odio, nei bagnipubblici,ma di un odio che giracome una sigaretta fra compagni.”
“Ti è sempre piaciuto scrivere, non importa cosa, scrivere punto e basta; è il gesto che conta, gesto di poeta, gesto da re, sovrano arbitrio sulle povere vocali e consonanti.”
“Io voglio che alla baionetta sia equiparata la penna.”
“Maestro, qual è la sua poesia migliore? - La mia poesia migliore è quella che mi accingo a comporre.”
“Ho riscritto i miei romanzi, o i miei racconti, almeno tre volte: una per comprenderli, la seconda per migliorarne lo stile, e la terza per costringerli a dire ciò che ancora dovevano dire.”