“Gli scrittori sono come i denti, si dividono in incisivi e molari.”
“La sola professione per la quale ero portato era essere uno scrittore, e questo concetto restò solo nel mio dubbio di non essere adatto al vero lavoro, e che scrivere non ne richiedesse alcuno.”
“Ci sono certe operazioni che l'uomo ha da fare al buio, o lontano dalla vista di tutti. Farsi vedere a scrivere è come farsi veder nudo: non è una cosa pulita.”
“Non esistono grandiscrittori, esistono solo grandilibri. I grandilibri sgorgano dalla terra dei racconti dopo percorsi sotterranei che non sappiamo, come laghi che raccolgono le sorgenti più diverse e mescolano mille nevi in un’unica acqua, che poi prende un nome, e quel nome è quello di un uomo che scrive.”
“Chissà se gli scrittori fanno la stessa fatica. Non credo. Non mi affatica suonare per ore, potrei andare avanti all'infinito. Il proprio mestiere è quello che si fa senza fatica.”
“Mi ha ricordato una cosa, che talvolta insegno perfino a scuola, e che però mi ostino a dimenticare. Che il nostro mestiere è, innanzitutto, un fatto di passione, cieca, maleducata, aggressiva e vergognosa. Posa su una autostima delirante, e su un’incondizionata prevalenza del talento sulla ragionevolezza e sulle belle maniere. Se perdi quella prossimità al nocciolo sporco del tuo gesto, hai perso tutto.”
“È facile, dopo tutto, non essere uno scrittore. La maggior parte della gente non lo è e gli accadono solo piccoli inconvenienti.”
“Non lo so, signore, se Bacon scrisse le opere di Shakespeare, ma se non l'ha fatto mi pare che abbia perso l'opportunità della sua vita.”
“Si vede nel massacro di Parigi il frutto della «profezia di Oriana».”
“Esistono solo tre esseri rispettabili: il prete, il guerriero, il poeta. Sapere, uccidere e creare.”
“Ad esserescrittore uno impara a vivere come tale.”
“Per gli scrittori la domanda più importante è semplicemente: Cos'è interessante?”
“Non si può dire che sia veramente lingua, alcuna favella che non ha scrittore.”
“Non debbono gli scrittori por cura di piacere alle genti solamente che sono in vita quando essi scrivono, ma a quelle ancora, e per avventura molto più, che sono a vivere dopo loro.”
“Scrive soltanto la mattina. Il pomeriggio e la sera fa altre cose: va in giro, beve con gli amici, va al cinema.[A proposito di Tahar Ben Jelloun, in 'Dictionnaire des écrivais contemporains de langue française par eux-mêmes', di Jérôme Garcin].”