“Se volete che le persone siano contente di conoscervi dovete essere contenti voi di conoscere loro e dimostrarglielo.”
“Quando noi trattiamo l'uomo come egli è, lo rendiamo peggiore di quanto egli sia; quando lo trattiamo come se già fosse ciò che potenzialmente potrebbe essere, lo rendiamo quello che dovrebbe essere.”
“- Tom: Gli elfi sono sempre tanto cinici?- Kate: Sì. E crudeli anche. Sono tempi difficili.”
“Ogni una vorrebbe essere la sola stimata; la sola riverita, ed amata, da colui specialmente, che si è dichiarato per lei, e ogni cosa le fa ombra; e chi più, e chi meno, dubita, sospetta, s'inquieta.”
“Per capire i sentimenti degli altri devi innanzitutto comprendere i tuoi.”
“Possano gli Dei donarci la capacità di vedere noi stessi come gli altri ci vedono.”
“Il principio fondamentale della vitasociale: le emozioni sono contagiose.”
“Gli individui capaci di prestazioni superiori cercano attivamente il feedback: vogliono sapere come sono percepiti dagli altri, e si rendono conto che si tratta di informazioni preziose.”
“Il talentosociale si può definire come cordialità finalizzata a uno scopo.”
“Nella realtà quotidiana nessuna intelligenza è più importante di quella interpersonale.”
“Un’interazione tra persone richiede un’attenzione congiunta, una concentrazione comune: a fronte dell’oceano di distrazioni in cui navighiamo ogni giorno, oggi dobbiamo sforzarci più che mai per avere dei momenti umani di questo tipo.”
“Il nostro senso dell’io nasce nelle nostre interazioni sociali: gli altri sono gli specchi che riflettono la nostra immagine, un’idea che è stata riassunta nella frase: «Sono ciò che penso che tu pensi che io sia».”
“In ogni interazione, chi ha più potere tende a fissare lo sguardo sull’interlocutore meno di quanto faccia l’individuo disagiato, ed è più probabile che interrompa l’altro e monopolizzi la conversazione (tutti atteggiamenti che denotano mancanza di attenzione).”
“L’autoconsapevolezza è il fondamento della gestione del proprio sé, mentre l’empatia è la radice della competenza nelle relazioni con gli altri.”
“I colleghi, i subordinati e i superiori fanno prima a lamentarsi fra loro alle spalle di qualcuno, che non ad avere un colloquio aperto e onesto con quella persona comunicandole ciò che in lei non funziona. C’è una sorta di patto faustiano in questo tacito accordo ad agire come se tutto andasse bene quando in realtà non è così: acquistiamo l’illusione dell’armonia e dell’efficacia al prezzo della verità – quella stessa verità che potrebbe aprire la strada a un autentico miglioramento.”