“Mio padre era in perenne ricerca di interpreti giuste per le sue storie: è normale che guardasse altri film, altri autori come Lattuada, come Pietro Germi, anche tanto diversi da lui.”
[Su Romanzo criminale] Il film nasce da un bel libro, Bigazzi è il mio direttore della fotografia, ed è anche un direttore "etico". Bisognava stare attenti a non trasformare i personaggi in eroi. Sullo sfondo c'è lo scempio dell'Italia, Bologna, i cadaveri. Più che un film di criminali, ho cercato di fare un film civile.
“I registi con cui ho lavorato meglio sono stati quelli capaci di cogliere la fluidità del cinema.”
“È facilefare il regista mentre stai recitando: c'è una persona in meno con cui discutere.”
“Nulla mi traumatizza. Se racconti la storia di un uomo che perde la testa, allora devi mostrare quella testa mentre viene tagliata, altrimenti è tutto uno sporcogioco senza battuta finale.”
“Il successo di un film lo si deve solo e soltanto al regista.”
“Bisogna avere i piedi per terra e cercare di proporre ai produttori qualcosa che possa essererealizzato.”
“Fino a che posso fare entrambe le cose [sceneggiatore e regista], me le tengo strette e cerco di farle al mio meglio. In entrambi i casi ho molto da imparare, dunque non mi pare di aver esaurito nessuna vena creativa, o energetica, o motivazionale.”
“George Lucas stava facendo le audizioni ed aveva sentito parlare bene della mia interpretazione in 'Arancia meccanica'. Volle che partecipassi al casting, ovviamente mi presentai, anche se non avevo idea per quale genere di film mi stessi proponendo.”
“Mi piace molto di più creare personaggi cattivi che eroi buoni.”
“Non ho mai partecipato a nessun festival del cinema, la mia carriera ha preso un'altra direzione.”
“Kubrick, Leone e Saito mi hanno insegnato l'importanza e l'arte del girare le scene: composizione, colore, bilanciamento sono importanti tanto quanto dialoghi, colonna sonora e montaggio.”
“Ogni scena girata mi ha dato l'opportunità di imparare qualcosa.”
“E' lo sceneggiatore a fare il 90% del lavoro di un regista.”
“Ad essere sincero, se le persone non vogliono scritturarmi perché sono strano, non mi interessa certo lavorare con loro.”