“Non abbiamo bisogno di buoni politici, ma di buoni cittadini.”
“La pace, l'unione, l'eguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.”
“Se carichiamo le singole scelte della dialettica politica di una valenza etica, allora finisce che la lotta politica stessa peggiora, diventa disprezzo, odio verso le persone.”
“La politica deve diventare anch’essa mitopoietica, inventare con urgenzaparolesimbolo capaci di emozionare e unificare.”
“Come si fa a vestirsi di verde e impugnare uno spadone? A uno che si concia così mancano tre cose: identità, senso del ridicolo e sale in zucca.”
“Quando ero giovane mi piaceva la matematica. Quando la matematica è diventata troppo difficile, mi sono dato alla filosofia, e quando la filosofia è diventata troppo difficile sono passato alla politica.”
“In mancanza di qualsiasi principio-guida, la politica diviene una lotta aperta per il potere.”
“Sostengo che, di tutti gli scopipolitici che hanno avuto importanti effetti sociali, la ricerca della comune prosperità materiale è il migliore. Dico anzi di più: quando la gente ben pasciuta dice al povero che dovrebbe avere un'anima superiore ai bisogni del ventre, c'è in ciò qualche cosa di disgustoso e di ipocrita.”
“I governi si comportano, oggi, come non oserebbe mai comportarsi un uomo d'affari, nemmeno il più sconsiderato.”
“Quanto dà fastidio alla vecchia politica e ai vecchipotenti che ci sia un governo nuovo, che finalmente si interessa degli Italiani e non dei poteri forti?”
“Arriverà prima la Padania libera della mia laurea.”
“L’Europa non rientra più nei capisaldi della politica estera nord americana. Deve far da sé, anche sul pianomilitare: questa è la situazione. Una situazione di profonda instabilità e d’incertezza permanente. Qui appare tutta la miseria dei nostri tempi. Qui si rivela la tragicità di una situazione. Tutto è instabile, tutto rischia di rovinarci addosso.”
Le classi politiche, senza distinzioni partitiche sono le più formidabili matrici epidemiologiche del familismo amorale, e in ciò risiede un’altra formidabile innovazione avvenuta nella tradizione politica italiana: la “morte” della “vecchia” classe politica resistenziale, al di là delle divisioni partitiche, ha significato la circolazione di élites politiche orientate al familismo amorale anziché al bene comune. E questo mi pare sia un fenomeno irreversibile.
“La crisi economica mondiale ha drammaticamente aperto la forbice tra la macrorigidità monetaria, potentissima, e la microflessibilità dell’economiareale, debolissima, che non riesce più a comporre un sistema di fattori produttivi atti a garantire la crescita. Anche perché quella macrorigidità si accompagna a un fanatismo istituzionale e ideologico liberistico, che impedisce a un nuovo capitalismo monopolistico di stato di costituirsi come vettore supplente e sussidiario a favore di quella debolezza prima evocata. Questa è stata la conseguenza più nefasta della cleptocrazia delle classi politiche e del loro neopatrimonialismo: hanno distrutto lo stato amministrativo, ne hanno fatto lo stato dei partiti e l’hanno spogliato delle sue prerogative imprenditoriali.”
“Non a caso euro, privatizzazioni senza liberalizzazioni, distruzione giustizialista dei partiti e creazione dei partiti personali neocaciquisti fanno un tutt’uno.”