“Spesso è inutile e vana la volontà non di chi intraprende cose facili, ma di chi vuole che siano facili le cose che ha intraprese.”
“L'Italia: una sterminata domenica.”
“Tu sei il consumista perfetto. Il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa.”
“Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso.”
“Come raccogliere da terra, e piegare, i tuoi vestiti buttati ovunque, quelle felpe che paiono indossate da un corpo fatto di soli gomiti, bozzute anche nelle parti che non hanno ragione di esserlo, e per giunta farcite della maglietta che sfili in un solo colpo insieme a qualunque indumento sovrastante. La parte superiore del tuo vestiario è tutt’una, un multistrato che si compone vestendosi ma non si divide svestendosi. Calzini sporchi ovunque, a migliaia. A milioni. Appallottolati, e in virtù del pesomodesto e dell’ingombro limitato, non tutti per terra. Alcuni anche su ripiani e mensole, come palloncini che un gasmisterioso ha fatto librare in ogni angolo di casa.”
“Quando basterebbe un nonnulla per chiudere il cerchio, tu lo lasci aperto. Sei un perfezionista della negligenza.”
In cucina il lavello è pieno di piatti sporchi. Macchie di sugo ormai calcinate dal succedersi delle cotture chiazzano i fornelli. Questa è la norma, l’eccezione (che varia, in festosa sequenza) è una padella carbonizzata, o il colapasta monco di un manico, o una pirofila con maccheroni avanzati che produce le sue muffe proprio sul ripiano davanti al frigo: un passo ancora e avrebbe trovato salvezza, ma la tua maestria nell’assecondare l’entropia del mondo sta esattamente in questo minimo, quasi impercettibile scarto tra il “fatto” e il “non fatto”.
“Appendere un asciugamano all’appendiasciugamani è un’attività che deve risultarti incomprensibile, come tutte quelle azioni che comportano la chiusura del cerchio. Come richiudere un cassetto, o l’anta di un armadio, dopo averli aperti.”
“Il brivido (inedito nei secoli) di una relativa libertà, possibile che debba generare solo sciatteria e malessere, pigrizia e malumore, e non, anche, la condivisione di un sollievo, quello di avere finalmente abbattuto, tutti insieme, quel totem inumano, feroce, castrante che è l’Assoluto?”
“Perché è bello impigrirsi in movimento.”
“- Mi piace avere impegni.- Perché?- Lo trovo più interessante dello star fermo.”
“Quante cose saremmo sul punto di conoscere se il timore o la negligenza non frenassero le nostre ricerche.”
“Si può vivere nel paese più democratico della terra, ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili, non si è liberi.”
“Nessuna legge, per quanto rigorosa, può fare il pigro attivo, il dissipatore previdente o l'ubriacosobrio.”
“La ginnastica, il footing e le attività del genere sono in gran parte masochistiche, punitive della nostra istintiva passione per la spaparanzata.”