“Si apprezza meglio il caratterenobile in quelle epoche in cui può più agevolmente svilupparsi.”
“L'uomo onesto mente dieci volte al giorno, la donna onesta venti volte al giorno, l'uomo di mondo un centinaio di volte al giorno. Non si è mai stati in grado di contare quante volte al giorno menta una donna di mondo.”
“Non è sufficiente avere le proprie mani pure, bisogna avere lo spirito puro.”
“Il modo migliore per vivere una vita ottima e onesta è quello di non fare quello che si rimprovera agli altri.”
“Per avere successo nel mondo è molto più necessariopossedere l'acume per scoprire chi è uno sciocco che per scoprire chi è una brava persona.”
“L'arma migliore di una dittatura è la segretezza, l'arma migliore di una democrazia è la trasparenza.”
“Preferisco un uomo senza quattrini, piuttosto che quattrini senza uomo. (Temistocle ebbe a proferire queste parole quando scelse tra i due pretendenti alla mano della figlia, preferendo il più virtuoso al più ricco).”
“Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.”
“Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.”
“Ognuno aveva un quaderno su cui il bottegaio scriveva «tre chili di farina...», come fa ancora la Bettina con noi qui, all’Orsigna. Ma l’onestà era importantissima. Incredibile come bisognava essere onesti con i soldi. Se la Tecla, che era la fornaia, ti restituiva, sbagliando, mezza lira in più, tu gliela dovevi riportare. Questo è qualcosa che è quasi inconcepibile oggi, ma così erano le regole di quel tempo.”
“Il segreto di una buona vita è di avere le giuste lealtà e mantenerle nella giusta scala di valori.”
“Sotto un governo che imprigiona le persone ingiustamente, l'unico posto per un uomo giusto è la prigione.”
“Un sacrificio compiuto per esigenza di onestà è la più alta gioia dello spirito.”
“Arbitro di quel che è bene e necessario non è quel che dicono e fanno gli uomini, e neppure lo è il progresso, ma lo sono io, col mio cuore.”
“Solo agli esseri intransitivi e incolpevoli, a coloro che non muoiono la vita ma la vivono, potrà spettare il più paradossale e insieme il più «naturale» dei privilegi: quello di non vivere la propria morte, ma di morirla – di morire di una morte giusta e gratuita, cioè istantanea e incosciente.”