“Ognuno aveva un quaderno su cui il bottegaio scriveva «tre chili di farina...», come fa ancora la Bettina con noi qui, all’Orsigna. Ma l’onestà era importantissima. Incredibile come bisognava essere onesti con i soldi. Se la Tecla, che era la fornaia, ti restituiva, sbagliando, mezza lira in più, tu gliela dovevi riportare. Questo è qualcosa che è quasi inconcepibile oggi, ma così erano le regole di quel tempo.”
“Quando si vuole insultare, non si deve essere spiritosi, maleducati o arroganti, ma si deve essere prima di tutto personecorrette e inattaccabili.”
“Per essere onesto l'uomo ha bisogno di buoni amici o di acerrimi nemici, perché i primi con i loro consigli e i secondi con i loro insulti gli impediscono di fare del male.”
“La vera fonte e radice dell'onestà e della virtù risiede in una buona istruzione.”
“L'occasione fa l'uomo onesto.”
“Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio. All'interno di quel centimetro siamo liberi.”