“Avete mai fatto caso che chiunque sia a favore della limitazione delle nascite è già nato?”
“Le teenager sono ragazze che sanno più cose sulla pillola di quanto le loro madri sappiano sulla nascita.”
“Non le accadde mai di soffermarsi a riflettere su quanto fosse ingiustochiederescusa per il modo in cui era venuta al mondo.”
“Se vieni al mondo sapendo di essere amato e lo lasci sapendo la stessa cosa, allora tutto ciò che nel frattempo è accaduto sarà valso la pena.”
“Ci può essere qualcosa di più assurdo dell'uomo? L'animale che conosce tutto riguardo a se stesso - eccetto perché è nato e il significato della sua esistenzaunica.”
“Altri trecento nati, lavano via il sangue, tutti lavati nel sangue dell’agnello, piangono maaaaaa.”
“Il mio punto di vista sul controllo delle nascite è leggermente distorto dal fatto di essere il settimo di nove fratelli.”
“Due padri del deserto guardano estasiati lo schiudersi delle uova che una chioccia ha terminato di covare.- Quel che mi stupisce – dice il primo – è come i pulcini riescano ad uscire dai gusci.- Quel che meraviglia me – fa l’altro – è come vi siano entrati.”
“Durante un capitolo generale, in un monastero di Scete viene affrontato un tema di attualità:- Non c’è dubbio – inizia l’abate – che nei villaggi a noi vicini nascono tanti e tanti bambini; forse troppi.Interviene un monaco:- Bisognerebbe riaprire la caccia alle cicogne…”
“La vita è un processo continuo, una continua trasformazione nel tempo, un nascere, morire e rinascere.”
“Quando nasce, l'uomo è debole e flessibile; alla morte è forte e rigido.Tutte le creature - l'erba, gli alberi - da vive sono tenere e fragili, alla loro morte sono secche e appassite.Perché ciò che è forte e rigido è seguace della morte, ciò che è debole e flessibile è seguace della vita.Perciò se un esercito è forte, viene distrutto; se un albero è forte, viene tagliato.Ciò che è forte e rigido è posto in basso, ciò che è debole e flessibile è posto in alto.”
“Il primo sintomo della morte é la nascita.”
“Forse in qual forma, in qualeStato che sia, dentro covile o cuna,è funesto a chi nasce il dì natale.”
“Nasce l'uomo a fatica,ed è rischio di morte il nascimento.Prova pena e tormentoper prima cosa; e in sul principio stessola madre e il genitoreil prende a consolar dell'esser nato.”
“Il tale diceva che noi, venendo in questa vita, siamo come chi si corica in un letto duro e incomodo, che sentendovisi stare male, non vi può star quieto, e però si rivolge cento volte da ogni parte, e procura in vari modi di appianare, ammollire, ecc. il letto, cercando pur sempre e sperando di avervi a riposare e prendere sonno, finché senz'aver dormito né riposato vien l'ora di alzarsi.”