“I veri manager non parlano ai collaboratori dei loro problemi ma sanno come portare le persone a parlare dei loro.”
“Bisogna che il manager di domani si adatti alle più diverse condizioni dettate dal mercato, che sappia fare un po’ di tutto. Ora mi scusi ma devo far partorire una vacca in sala riunioni.”
“È una sfortuna che non si possano comprare molti manager di aziende per quello che valgono e venderli per quello che pensano di valere.”
“La finanziarizzazione delle impreseindustriali ha avuto tra le sue conseguenze che al loro vertice arrivano sempre piú spesso manager privi di qualsiasi competenza specifica nel settore di cui le prime si occupano, e però abili nel concepire e perseguire strategie finanziarie. Ammettiamo pure che, almeno per quanto riguarda i conglomerati di maggiori dimensioni, questi operano su molte linee di prodottodiverse tra loro, sí che nessuno potrebbe esser familiare con tutte. Nondimeno fa specie vedere manager che dal settore finanziario vanno a occupare posizioni di vertice in quello industriale; oppure, all’interno di questo, passano disinvoltamente dalle biotecnologie all’aerospaziale, dalle ferrovie al trasportoaereo, dalla siderurgia alle telecomunicazioni.”
“Un manager che si dimostri abile, o tale sia creduto, nell’applicare le strategie e le tattiche piú idonee per far salire il corso delle azioni, e con esso il valore di mercato dell’impresa, è decisamente preferito dagli azionisti rispetto a un manager che invece è versato nelle complicazioni del relativo processo produttivo.”
“Consiglio principale per gli impiegati: le scarse attitudini vengono dai luoghi di lavoro, piuttosto che dal lavoro. Consiglio principale per i datori di lavoro: non puoi cambiare la vita casalinga delle persone, ma è nel miglior interesse di ogni datore di lavoro rendere piacevole l’atmosfera all’interno dei luoghi di lavoro.”
“Ci fu un lungo periodo in cui la gerarchia aziendale era dominata da dirigenti che incarnavano il tipo di capo manipolativo, un’epoca in cui era premiato lo stile da guerriero della giungla. Ma negli anni Ottanta, quella rigida gerarchia cominciò a perder colpi sotto la doppia pressione della globalizzazione e della tecnologia dell’informazione. Il guerriero della giungla simbolizza il passato delle aziende; il virtuoso delle capacità interpersonali rappresenta il loro futuro.”
“I manager hanno bisogno di una mappa per aiutare a condurre le loro aziende lungo la strada della Qualità ed evitare che esse imbocchino strade senza uscita. Questa mappa si chiama processo migliorativo. Esso non è un programma, dal momento che, normalmente, i programmi hanno una durata definita, bensì un processo... È un nuovo modo di concepire tutte le attività... che è stato destinato a creare nelle aziende un carattere nuovo e più produttivo e che è stato applicato da centinaia di imprese.”
“Abbiamo bisogno di essereresponsabili per noi stessi; dobbiamo creare la nostra repubblica personale. Oggi deleghiamo le nostre responsabilità al capo, all'azienda, al governo, e poi diamo loro la colpa quando tutto va male.”
“Se dovessi riassumere in una parola cosa fa di un dirigente un buon dirigente, direi la risolutezza. Puoi usare i computer più fantasiosi per raccogliere le cifre, ma alla fine devi stabilire un calendario e agire.”
“Quei manager che urlano sempre dietro ai loro collaboratori ma non gli insegnano mai nulla non hanno alcun diritto di chiamarsi responsabili.”
“I collaboratori hanno la responsabilità di influenzare i propri capi affinché in azienda vengano applicati gli approcci e le tecniche della Qualità più idonei.”
“Ho imparato che l'unico modo in cui puoi arrivare da qualche parte nella vita è di lavorare duro. Sia che tu sia un musicista, uno scrittore, un atleta o un uomo d'affari, non ci sono scorciatoie. Se lo farai, vincerai - se no perderai.”
“Alcuni manager sostengono erroneamente che: Se abbiamo successo i consulenti non ci servono. Se non abbiamo successo, non possiamo permetterceli.”
Un capo è ottimo quando non ci si accorge quasi che esista. Non tanto buono quando la gente gli obbedisce e lo acclama. Pessimo quando viene disprezzato. Ma del lavoro di un buon capo, che parla poco quando il suo lavoro è compiuto e i suoi scopirealizzati, la gente dirà: "L’abbiamo fatto noi".