“Le Nazioni Unite non sono state create per essere un riformatorio. Si presumeva che avreste dovuto essere buoni prima di entrarvi e non che farne parte vi avrebbe resi buoni.”
“I così detti istituti pii, quanto meglio sopprimergli e incamerargli!”
“L'ingiustizia non è di per sé un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.”
“La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”
“La mafia è l'organizzazione più agile, duttile e pragmatica che si possa immaginarerispetto alle istituzioni e alla società nel suo insieme.”
“Prendete tre lettere qualsiasi dell'alfabeto, mettetele in qualsiasi ordine desiderate e avrete un acronimo che designa una agenzia federale di cui potremmo fare a meno.”
“Non c'è istituzione, per quanto cattiva, che non sia resa tollerabile dai buoni costumi, e non ce n'è una tanto buona, che non rimanga guasta dai cattivi.”
“Quando un'istituzione, organizzazione, o nazione, perde la sua capacità di suscitare elevate prestazioni personali, i suoi grandigiorni sono finiti.”
“La politica e le istituzioni devono tornare ad essere il luogo del confronto, non dell'odio e della paura.”
“Un giorno o l'altro succederà un altro disastro, come quello dell'11 settembre, e non ho ancora visto le Nazioni Unite agire concretamente contro Iran e Corea del Nord.”
“La legge è sempre – anche nel caso più ideale – solo uno dei modi imperfetti e più o meno esteriori per tutelare ciò che è meglio nella vitarispetto a ciò che è peggio; però non crea mai il meglio da sola. Il suo compito è di carattere servile, non ha in sé il suo significato, dal suo rispetto non viene automaticamente garantita una vita migliore, la quale è opera dell’uomo e non delle leggi o delle istituzioni. Si può immaginare una società che abbia buone leggi, in cui le leggi siano pienamente rispettate e in cui non si riesca a vivere. Invece, si può immaginare una vita decente anche con leggi difettose e applicate in modo imperfetto. Quello che conta è sempre la vita e se le leggi sono al suo servizio o se invece la reprimono; non conta quindi solo se sono o non sono applicate (del resto una loro rigida applicazione potrebbe rivelarsi una calamità ancora più grave). La chiave di una vitaumana, dignitosa, ricca e felice non sta nella Costituzione o nel codice penale: essi si limitano a definire che cosa si può e che cosa non si può fare, quindi rendono facile oppure difficile la vita, la limitano oppure no, la puniscono, la tollerano o la difendono; ma non la colmano mai né di contenuto né di significato. Quindi la lotta per la cosiddetta «legalità» deve sempre vedere questa «legalità» nel contesto della vita: se non si tengono gli occhi continuamente aperti sulle dimensioni reali della sua bellezza e della sua miseria e se non si ha con essa un rapportomorale, questa lotta, prima o poi, si arenerà nelle secche di qualche filosofia scolastica fine a se stessa. L’uomo finirebbe per assomigliare automaticamente all’osservatore che giudica la nostra situazione solamente in base agli incartamenti giudiziari e alla verifica del rispetto di tutte le norme prescritte.”
“Il mio nome è Travis Conrad. Ho dedicato tutta la mia vita all'agenzia... finché non mi hanno tradito.”
“Quando vi derubano, in cambio non ricevete niente. Quando il vostro denaro è sottratto con le tasse per retribuire funzionari inutili, la situazione non cambia. Va anzi ancora bene se tali funzionari sono fannulloni inoffensivi. Ma, con i tempi che corrono, è più probabile che essi siano riformatori inflessibili, che si danno da fare per scoraggiare e rovinare la produzione.”
“Le istituzioni sono più corrotte e più guaste degli individui, perché hanno più potere per fare del male, e sono meno esposte al disonore e alla punizione. Non provano né vergogna, né rimorso, né gratitudine, e neanche benevolenza.”
“Per la prima volta da quando esiste il G20, l’eurozona non è un problema.”