“I così detti istituti pii, quanto meglio sopprimergli e incamerargli!”
“La devozione perpetua a quelli che un uomo chiama i suoi affari può essere sostenuta solo da una perpetua negazione di ogni altra cosa.”
La devozione ha subito, nell'ultimo secolo, tanti mai colpi, e il suo essere sovrumano si è sentito chiamare tante mai volte "inumano", che ormai non c'è più alcun gusto ad attaccarla. E tuttavia si sono fatti avanti quasi sempre, come avversari, soltanto uominimorali, che combattevano l'essere supremo in nome di − un altro essere supremo.
“I prosperi e i fortunati sono raramente, o male, uominireligiosi. Gli sventurati soltanto corrono a gettarsi ai piedi degli altari e cercano nella speranza d'un'esistenza futura un compenso ai mali di questa. Io mi sono spesso rivolto una domanda angosciosa: È l'agiatezza che rende i prosperi ingrati alla divinità, o è la sventura che ha creato ai miseri il bisogno di fabbricarsi questa chimera e di credervi? La fede - poiché ella è solo degli infelici - non sarebbe che un ingannocreato dalla sventura?”
“Signore, ch'io cerchi e trovi solo voi! Le creature non siano niente per me e io niente per loro!”
“Non sono mai stato tanto attaccato alla vita.”