“Rivoglio solo la mia migliore amica, perché sono innamorato di lei.”
“C'è un tempo per innamorarsi, c'è un tempo per fare l'amore e c'è un tempo per farla finita.”
“Tu comprendi – disse – che questo non è un innamoramento. Sono stato innamorato ma non è questo. Questo non è un sentimento mio, ma è una forza esterna che si è impossessata di me.”
Tutto prendeva luce da lei: era lei il sorriso che illuminava tutto, d’ogni intorno. “Ma potrò davvero scendere là sul ghiaccio, accostarmi?” pensò. Il luogo dove lei era gli sembrò un impenetrabile luogo sacro, e per un attimo fu sul punto di andarsene, tanta agitazione lo aveva preso. Dovette fare uno sforzo su se stesso e considerare che accanto a lei camminava gente di ogni specie e che anche lui poteva andare là a pattinare. Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare.
Quelli che comprendono solo l’amore non platonico parlano a vuoto di dramma. In un amore simile non può esservi dramma. "Vi ringrazio umilmente per il piacere, i miei rispetti" ed ecco tutto il dramma. E per l’amore platonico neppure può esservi dramma perché in un amore simile tutto è chiaro, puro.
“Perché tu ti perdi nel tuo amore, ti abbandoni nel tuo amore quando invece anche un bambino sa che egli è una macchina diversa da sua madre e che quindi non potrà mai più raggiungerla in pienezza e completezza e invece tu vuoi completamente perderti nelle braccia dei tuoi amanti, dimenticarti, innestarti su di una storia meravigliosa proprio perché non tua. Ma noi siamo macchine e l'unico modo per non soffrire dell'amore è lasciare che le storie ti sfiorino, ti accarezzino, ti penetrino quel minimo che è possibile. Non puoi voler di più. È impossibile voler di più. Devi lasciarti solamente sfiorare dal tuo amore, se fai tanto di alimentarlo bruci, come stai bruciando ora.”
“Ricordo esattamente l’istante in cui nel mezzo della follaannoiata mi sono accorto del tuo sguardo incantato. In quel momento ho capito cosa deve provare un’anima sperduta quando, tra tanti corpi, riconosce quello in cui sceglie di reincarnarsi...”
“- Giulia Pasquetti: Parlavamo in versi.- Antonio Guardalavecchia: Anche i giorni feriali?”
“Gli innamorati con piccoli voligalleggiano un metro più in sùe della vita si mangiano il mielee a noi non ne lasciano più.”
“- Anne Gauthier: Siamo sempre belli quando siamo innamorati.- Jean-Louis Duroc: E' vero, diventiamo bellissimi quando siamo innamorati.”
“- Mario: Don Pablo, vi devo parlare, è importante... mi sono innamorato!- Pablo Neruda: Ah meno male, non è grave c'è rimedio.- Mario: No no! Che rimedio, io voglio stare malato...”
“E' colpa tua se mi sono innamorato... perché mi hai insegnato ad usare la lingua non solo per attaccare francobolli!”
“Non le ho detto niente. La guardavo e m'innamoravo.”
“Per vostra norma e regola io non sono mai stato innamorato di niente e di nessuno se si esclude la pizza di pane coi fichi dentro.”
“Credo di essermi innamorata di lui fin dal primo momento. Non saprei spiegare perché. Chi lo sa. A volte accade: quando gli occhi di una persona non si limitano a guardarti, ma ti assorbono, ti introducono in un tunnel dove puoi soltanto abbracciarti alla vertigine.”