“Più informazioni si danno, più le persone che le ricevono formulano ipotesi lungo il percorso e peggiori risultati ottengono. Vedono più rumore casuale e lo scambiano per informazione.”
“Quando gli arabi e gli israeliani guardano il telegiornale, vedono storie diverse nella stessa serie di eventi. Allo stesso modo, i democratici e i repubblicani guardano parti diverse degli stessi dati e non convergono mai sulle stesse opinioni. Una volta che abbiamo in testa una certa visione del mondo, siamo inclini a prendere in considerazione solo i casi che ci dannoragione. Paradossalmente, più informazioni abbiamo e più riteniamo che le nostre opinioni siano giuste.”
“Quando si arriva alle notizie, la visioneaziendale è obiettiva, tutto il resto è propaganda.”
“Chi ci ha ingannati tradendo il dovere di informarci ha le stesse colpe di chi ci ha sgovernati promettendo di salvarci.”
“Informazione sì, educazione no. Chi è che stabilisce come si educa? Chi è il ministro dell'educazione televisiva? Può anche capitare un imbecille che rende tutti imbecilli.”
“Decidiamo liberamente solo quando abbiamo a disposizione le informazioni giuste.”
“Le barriere non servono. Quello che occorre fare è una politica di risposta all'immigrazione attraverso l'informazione, un continuo monitoraggio e la capacità di istruire e qualificare la manodopera.”
“Del tutto indipendentemente dal mero scambio di informazione, ci pare che l'uomo debba comunicare con gli altri per avere la consapevolezza di sé.”
“Per quanto riguarda il semplice fornire informazione, nessuna università ha avuto una qualsivoglia giustificazione per la sua esistenza dopo la popolarizzazione della stampa nel quindicesimo secolo.”
“Nonostante le sue manchevolezze, c'è molto da dire in favore del giornalismo nella misura in cui, dandoci le opinioni degli illetterati, ci tiene in contatto con l'ignoranza della comunità. Passando in rassegna con cura gli avvenimenti della vita contemporanea, ci fa vedere quanto poco importanti siano. Discutendo sempre di cose non fondamentali, ci fa capire cosa sia la cultura e cosa no.”
“Il corpo e la mente delle persone ricevono e trasmettono molte più informazioni di quanto le persone stesse non pensino.”
“Le ricerche indicano che i lavoratori hanno tre bisogni primari: lavoro interessante, riconoscimento per l'aver svolto un buon lavoro, ed essere informati delle cose che stanno succedendo nell'azienda.”
“Stranamente, non abbiamo mai avuto più informazioni di adesso, ma continuiamo a non sapere che cosa succede.”
“La velocità dell’informazione supera la nostra capacità di riflessione e giudizio e non permette un’espressione di sé misurata e corretta. ”
Una comunicazione autentica non è preoccupata di "colpire": l’alternanza tra allarmismo catastrofico e disimpegno consolatorio, due estremi che continuamente vediamo riproposti nella comunicazione odierna, non è un buon servizio che i media possono offrire alle persone. Occorre parlare alle persone intere: alla loro mente e al loro cuore, perché sappiano vedere oltre l’immediato, oltre un presente che rischia di essere smemorato e timoroso.