“L'infelicità dell'uomo, credo, viene dalla sua grandezza; perché v'è in lui un Infinito che non può del tutto seppellire sotto il Finito.”
“Avete mai visto un cavallo infelice? Avete mai visto un uccello che abbia la depressione? Una ragione per cui i cavalli e gli uccelli non sono infelici è dovuta al fatto che loro non cercano di impressionare gli altri uccelli e cavalli.”
“Ognuno di noi ha il diritto di cercare la felicità, passando attraverso un terreno minato di piccole e grandiinfelicità.”
“Chi mangia troppo è infelice sia mentre sta mangiando che dopo aver finito.”
“L'uomo più felice è quello che conosce meglio l'arte di rendersi tale senza venir meno ai propri doveri, e il più infelice è quello che ha scelto un modo di vivere che lo costringe a fare ogni giorno, dal mattino alla sera, malinconiche riflessioni sull'avvenire.”
“L'uomosaggio... non potrà mai essere completamente infelice.”
“Il tranello dell'infelicità sta qui: il volere come mio qualcosa che è desiderato proprio in quanto altrui.”
“Dietro la porta dell'uomofelice dovrebbe esserci qualcuno con un piccolo martello fra le mani che, battendo costantemente, rammentasse che l'infelicità esiste e, passata la brevefelicità, sopraggiungerà immancabilmente.”
“A questo mondo ci sono tante opinioni, e una buona metà di esse appartengono a gente che non è mai stata infelice!”
“Non credete mai di primo acchito all'infelicità degli uomini. Chiedete loro solo se riescono ancora a dormire. Se sì, va tutto bene.”
“La felicità è uno strano personaggio: la si riconosce soltanto dalla sua fotografia al negativo.”
“La nostra ragione ci rende qualche volta infelici come le nostre passioni; e si può dire che l'uomo, quando si trova in queste condizioni, è un malato avvelenato dal suo stesso medico.”
“Molte cose sono più facili da sentire che da vedere. Per esempio se uno è infelice ma fa finta di non esserlo si può capire dalla voce.”
“Molte persone di successo sono infelici. Ecco perché sono persone di successo - devono rassicurare se stesse riguardo a se stesse col raggiungere qualcosa che il mondo noterà.”
“La felicità spinge al suicidio quanto l'infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l'infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.”