“E' l’ennesimo segno di arroganza di una generazione che ha buttato al vento la propria occasione di cambiare le cose e si riserva comunque di darci buoni consigli, dopo averci dato cattivi esempi.”
“Noi, parlo della mia generazione, siamo a un bivio. Dobbiamo scegliere se fare i polli di batteria o avere il coraggio di usare un linguaggio diverso.”
“Dobbiamo abituarci a pensare che le scelte per un Paese non si fanno per le elezioni successive, ma si fanno per le generazioni successive.”
“La nostra generazione, cresciuta in condizioni di mediaagiatezza ed educata all’Università, si ritrova in un mondo molto diverso da quello in cui sperava.”
“Stiamo allevando una generazione di giovani che soffrono di disturbo da deficit di natura.”
“Siamo solo noigenerazione di sconvolti che non han piùsanti né eroi.”
“Negli anni della guerra, quando ero ancora alle elementari, questo era un nome magico nel nostro quartiere di Newark, anche per gli adulti della generazione successiva a quella del vecchio ghetto cittadino di Prince Street che non erano ancora cosí perfettamente americanizzati da restare a bocca aperta davanti alla bravura di un atleta del liceo.”
“Credo che abbiamo il dovere di lottare per la vita sulla Terra e non solo a nostro beneficio, ma di tutti quelli, umani o meno, che ci hanno preceduto e ai quali siamo legati, così come coloro che, se siamo abbastanza saggi, arriveranno più tardi. Non c'è una causa più urgente, né più giusta, del proteggere il futuro della nostra specie.”
“Ho un tristepresentimento - forse a sproposito - di un'America dei miei figli o dei miei nipoti... quando, avvinghiati ai nostri oroscopi, le nostre facoltàcritiche in netto declino, incapaci di distinguere tra ciò che è vero e ciò che ci fa sentir bene, scivoleremo, quasi senza accorgercene, nella superstizione e nell'oscurantismo.”
“Lavora e vivi per servire gli altri, per lasciare il mondo un po' meglio di come tu l'hai trovato e procurare a te stesso più pace mentale possibile. Questa è felicità.”
Già morta, già cosa, quando ancora dobbiamo viverla, la nostra epoca è sola nella storia e codesta solitudine storica influisce fin sulle nostre percezioni: ciò che noi vediamo "non ci sarà più"; si riderà delle nostre ignoranze, ci si indignerà delle nostre colpe. Quale risorsa ci rimane?
“Le nuovegenerazioni possono sembrare peggiori delle precedenti ma è lo stesso che dicevano a me quando io ero sedicenne.”
“La dominante resta ormai la fuga dei giovani dai vecchi e dalla loro stessa crescita che sarebbe testimonianza del loro invecchiamento e come tale viene quindi rifiutata ed esorcizzata. Ma perché stupirsene? Viviamo un passaggio d’epoca e la scomparsa del padre ne è uno dei segnali, forse il piú significante.”
“Questa generazione non ha più corone da elargire: il suo plauso si è ormai prostituito né ha valore alcuno il suo biasimo.”
“Ogni dieci anni nasce una nuova generazione di attori.”