“Oggi non sono solo i nostri re a non conoscere la matematica, ma i nostri filosofi non conoscono la matematica e - per andare un passo oltre - i nostri matematici non conoscono la matematica.”
“Tra le altre cose leggerai i filosofi e chiederai loro con quale criterio tu possa condurre una vitatranquilla; perché non ti agiti e ti tormenti l'avidità sempre insaziata, né la paura e la speranza di cose poco utili.”
“I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri. È quasi impossibilepensare senza parlare. [...] Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono.”
“L'imbecillità dei filosofi profondi è così immensa che è superata soltanto dall'infinita misericordia di Dio.”
“La vanità è a tal punto radicata nel cuore dell'uomo che un soldato, un attendente, un cuciniere, un vessillifero si vantano e vogliono degli ammiratori. E anche i filosofi li vogliono, e quelli che scrivono contro tutto ciò vogliono la gloria di avere scritto bene, e quelli che leggono vogliono la gloria di averli letti, e anch'io che sto scrivendo ho forse questo desiderio, e forse quelli che lo leggeranno...”
“Lessi così, di tutto un po’, disordinatamente; ma libri, in ispecie, di filosofia. Pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole.”
“Dallo stile nulla indicava che Aristotele si sognasse di dubitare di Aristotele.”
“Il mondo è una commedia di cui i filosofi sono spettatori.”
“Per il bene degli Stati sarebbe necessario che i filosofi fossero re o che i re fossero filosofi.”
“Il filosofo è difficile a scorgersi proprio per la luce della regione che abita: egli procede, infatti, attraverso ragionamento sempre guidato dall'idea dell'essere. È naturale che gli occhi della moltitudine, rivolti a questa divina regione, non riescano a reggere.”
“La meraviglia è propria della natura del filosofo; e la filosofia non si origina altro che dallo stupore.”
“La calunnia più grande e più forte viene alla filosofia da quelli che la coltivano a parole.”
“Ci sarà un buon governo solo quando i filosofi diventeranno re o i re diventeranno filosofi.”
“Nel caso di una discussione filosofica occorre mettere da parte la reputazione dell’oratore e badare alla sostanza di ciò ch’egli dice. Come in guerra, infatti, anche in un dibattito ci sono molte cose superflue, da cui non ci si deve lasciare influenzare: l’in-tonazione della voce, lo sguardo accigliato, la canizie, l’autoelogio. Ma bisogna guardarsi soprattutto dagli applausi, dalle esclamazioni e dai sobbalzi del pubblico, che possono influenzare specialmente i giovani e i profani disorientandoli e trascinandoli via come fuscelli nella corrente di un fiume.”
“Socrate... diceva di non essere né un ateniese né un greco, ma un cittadino del mondo.”