“Non mi sono mai concentrato sui limiti della mia condizione ma ho sempre cercato di intuirne le possibilità, le sfide che poteva lanciarmi.”
“A volte anche le gioie più grandi portano sfide, e i bambini con bisogni speciali ispirano un amore molto, molto speciale.”
“La disabilità è una possibilità della vita, e quando ne acquisiamo consapevolezza dopo un poco impariamo a sentirla in maniera naturale, istintiva. Ma l'incapacità di mettersi davanti al problema, questa cosa qui genera l'handicap e rende gli uominimiseri, e io e te figlio, a questa abiezione non ci dovremo mai chinare.”
“Non ci credo che tutti soffrono, anche se lo so. Che il dolore è endogeno e non serve un handicap per soffrire.”
“Siamo una famiglia di disabili: è come i pellerossa, ne basta uno della tribù che prendono tutti gli stessi segni, io sono disabile, la mamma di Arturo è disabile, i nonni sono disabili, e anche il Botanico, vedi quel signore là che sta fumando fuori dal balcone? È un nostro caro amico, conosce Arturo da quando è nato, così, è disabile anche lui.”
“Ci ho messo tempo per capire e ce ne vorrà per sempre. Capire tu dove fossi, dietro quale lettera della parola disabilità ti stessi nascondendo, con quale ti fossi armato per portare avanti la tua vita, in un mondo che non ha proprio la forma della promessa.”
“Molte volte il disabile è commiserato e con ciò discriminato proprio da quelli che hanno paura di riconoscersi in lui, direttamente o indirettamente.”
“Il problema dell'handicap lo vivo in maniera diretta da 31 anni, da quando è nato mio figlio, ma avevo sempre escluso di farne un racconto autobiografico, perché non ho interesse per la mia autobiografia, perché penso che l'autobiografia, almeno nel mio caso, mi renderebbe schiavo mentre il romanzo mi rende libero.”
“Non solo le persone fisicamente disabili hanno esperienze che non sono accessibili ai normodotati, ma sono anche in una posizione migliore per trascendere i miti culturali sul corpo, perché non posso fare le cose che i normodotati sentono di dover fare per poter essere felici, 'normali' e sani... Se i disabili fossero davvero ascoltati, avrebbe luogo un'esplosione di conoscenza del corpo e della psiche umani.”
“Credo che le personedisabili dovrebbero concentrarsi sulle cose che il loro handicap non impedisce di fare e non rammaricarsi di quelle che non possono fare.”
“Credi sia una disabilità a decretare o meno la felicità di un'intera esistenza?”
“E' bello poter far vedere il futuro agli altri in momenti in cui a loro sembra che il futuro non ci sia più.”
C’è differenza fra dire "disabile" e "persona con disabilità"? Sì, c’è una grossa differenza, perché nel primo caso si identifica la persona con la sua disabilità, nel secondo si mette l’attenzione sulla persona a prescindere dalla sua disabilità.
“Bisogna usare le parole precise se vogliamo che la gente la smetta di trattare chi ha una disabilità fisica o mentale solo come un poveretto da compatire e non una persona con una vita da vivere.”
“Dovete sapere che esiste una teoria, che non è nostra ma che abbiamo fatto nostra, in base alla quale le persone con disabilità si dividono fra rancorosi e solari. I primi sono quelli arrabbiati col mondo per quello che gli è successo, i secondi sono quelli che hanno deciso di viverla come una nuova opportunità.”