“E' bello poter far vedere il futuro agli altri in momenti in cui a loro sembra che il futuro non ci sia più.”
C’è differenza fra dire "disabile" e "persona con disabilità"? Sì, c’è una grossa differenza, perché nel primo caso si identifica la persona con la sua disabilità, nel secondo si mette l’attenzione sulla persona a prescindere dalla sua disabilità.
“Bisogna usare le parole precise se vogliamo che la gente la smetta di trattare chi ha una disabilità fisica o mentale solo come un poveretto da compatire e non una persona con una vita da vivere.”
“E sorrido, perché la vita, ragazzi, è proprio una figata.”
“I sognatori sono lottatori ma non te lo fanno pesare, hanno un senso del dovere fortissimo ma non lo impongono a nessuno, è una cosa che si portano dentro mentre espongono il loro sorriso come se fosse un arcobaleno. Non ci riescono proprio a vedere quel bicchiere mezzo vuoto, per loro anche la metà vuota non è vuota, è piena di aria, e l’aria è buona da respirare, e respirare è come bere, fa vivere.”
“Da solo non sei nessuno, ma insieme si può arrivare dappertutto. Ci avete mai pensato?”
“Dovete sapere che esiste una teoria, che non è nostra ma che abbiamo fatto nostra, in base alla quale le persone con disabilità si dividono fra rancorosi e solari. I primi sono quelli arrabbiati col mondo per quello che gli è successo, i secondi sono quelli che hanno deciso di viverla come una nuova opportunità.”
“Il volontariato è importante perché fare bene agli altri fa bene anche a te. Egoisticamente io mi sento meglio quando faccio del bene ad altre persone ed è una cosa bellissima a cui dovreste dedicarvi anche voi.”
“Lo sguardo del mondo è terrorizzante per molti, ma quello che dico sempre io è: «Ti guardano, e allora?». È normale che ti guardino la prima volta, la seconda ti guarderanno di meno e la terza non ci faranno più caso.”
“Che strani i sogni, vero? Non ci sono sogni che valgono per tutti, ma i sognatori invece si assomigliano tutti, anche se vivono condizioni così diverse tra loro hanno questa cosa che li rende come fratelli e sorelle, questo stare in equilibrio precario tra la realtà e quello che la realtà può diventare.”