“Mendicare o regnare, che importa? Abbiamo entrambi vissuto. Lascia il resto agli dèi.”
“Ci siano o no gli dèi, di essi siamo servi.”
“I nomi degli dei cantati da Orfeo non sono nomi di demoni ingannatori, dai quali proviene male e non bene, ma sono nomi di virtù naturali e divine, distribuite per tutto il mondo dal vero Dio a gran vantaggio dell'uomo, se questi sa servirsene.”
“Ti dirò un segreto, una cosa che non insegnano. Gli Dei ci invidiano, ci invidiano perché siamo mortali, perché ogni momento può essere l'ultimo per noi, ogni cosa è più bella per i condannati a morte... E tu non sarai mai più bella di quanto sei ora, questo momento non tornerà...”
“Gli dei ci invidiano perchè siamo mortali... ogni cosa è più bella per i condannati a morte!”
“Neppure gli dei combattono contro il destino.”
“Gli dèi sopportano e permettono nei recose che aborriscono sul cammino dei furfanti.”
“Le masse popolari sono incoerenti piene di riottosi desideri passionali e imprevigenti delle conseguenze; devono essere riempite di paura per tenerle a bada. Per questo gli antichi ben fecero ad inventare gli dei e l'idea della punizione dopo la morte.”
“Giurar potresti che dell'onde uscissela dea premendo con la destra il crino,con l'altra il dolce pomo ricoprisse.”
“Gli uomini saranno angeli, gli angeli saranno dei.”
“Agli dei non piace la gente che lavora poco. Chi non è costantemente occupato rischia di mettersi a pensare.”
“Gli efebiani avevano dei come nelle altre città avevano ratti.”
“Riguardo agli dei, non ho la possibilità di accertare né che sono, né che non sono, opponendosi a ciò molte cose: l'oscurità dell'argomento e la brevità della vitaumana.”
“S'io meritai di te, mio sacro Apollo,quel dì ch'io venni al tuo famoso temploe piansi tanto del suo extremo crollo,acciò che a' tuoi suggetti anco sia exemplo,io son soletto a piè d'un erto collo,aiuta il suon che per piacerti temploa cantar versi del tuo amato Laurose ti ricorda più de' be' crin' d'auro.”
“Che si siano sempre pregati gli dei è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.”