“Preferisco non avere un Dio, che averne uno malvagio.”
“Le sole persone che ho incontrato in questo mondo che non dubitano mai sono i materialisti e gli atei.”
“I credenti tiepidi non si cimentano con la fatica del dubbio. Solo in un'alta misura di religiosità interiore si può trovare il coraggio di rinnegare l'esistenza di Dio.”
“In me l'ateismo non è né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori: anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare!”
“Ciò che ci divide non è il fatto che noi non troviamo nessun Dio, né nella storia, né nella natura, né al di là della natura, ma che quello che è stato adorato come Dio noi non lo troviamo affatto 'divino', ma al contrario pietoso, assurdo, dannoso; non solo perché è un errore, ma perché è un crimine contro la vita.”
Che sia io stesso invidioso di Stendhal? Mi ha portato via la più bella battuta da ateo, che avrei potuto dire proprio io: "Dio ha la sola scusa di non esistere"... Io stesso ho detto da qualche parte: quale è stata, fino a oggi, la più grande obiezione contro l'esistenza? Dio....
“Vi scongiuro, fratelli miei, rimanete fedeli alla Terra, e non prestate fede a coloro che vi parlano di speranze ultraterrene! Si tratta di avvelenatori, che lo sappiano o meno.”
“La sola cosa sbagliata dell'essere un ateo è che non hai nessuno da invocare durante un orgasmo.”
“In fondo, è proprio perché il Cristianesimo in generale, e il Cattolicesimo in particolare, non sono (soltanto) fenomeni spirituali, e interferiscono pesantemente nello svolgimento della vita civile di intere nazioni, che i non credenti possono sempre rivendicare il diritto, e devono a volte accollarsi il dovere, di arginare le loro influenze.”
“L'ateismo non è una fede, e non fa opera di sconversione. Rivendica soltanto, cristianamente, di poter dare alla Ragione ciò che è della Ragione. E non dimentica, volterrianamente, che bisogna coltivare anche il proprio giardino, e non soltanto quello dell'Eden.”
“Dichiararsi ateo è difficile; atei si è chiamati, e sempre nella prospettiva insultante di un'autorità impaziente di condannare.”
“Il silenzio di Dio permette la chiacchiera dei suoi ministri che usano e abusano dell'epiteto: chiunque non crede al loro Dio, dunque a loro, diventa immediatamente un ateo.”
“Non esiste nessun termine per qualificare positivamente colui che non si sottomette alle chimere se non questa costruzione linguistica che inasprisce l'amputazione: a-teo, dunque, ma anche mis-credente, a-gnostico, non-credente, ir-religioso, in-credulo, a-religioso, empio e tutti i termini che da essi derivano: irreligione, miscredenza, empietà ecc. Niente per indicare l'aspetto solare, affermativo, positivo, libero, forte, dell'individuo che si colloca oltre il pensiero magico e le favole.”
“La negazione di Dio non è uno scopo, ma un mezzo per arrivare a un'etica postcristiana o francamente laica.”
“Meslier ha negato ogni divinità, d'Holbach ha smontato il cristianesimo, Feurbach ha decostruito Dio, Nietzsche rivela la trasvalutazione: l'ateismo non deve funzionare solo come una fine. Sopprimere Dio, certo, ma per fare che cosa? Un'altra morale, una nuova etica, valori inediti, impensati perché impensabili, ecco ciò che rende possibile la realizzazione e il superamento dell'ateismo. Un compito temibile e riservato al futuro.”