“Mi piacepensare alla vetrina come a un luogo sospeso: che non sta né dentro né fuori dal negozio. Uno spazio astratto e magico. Non posso negare che rifletta una parte di me e allo stesso tempo l'anonimato mi tranquillizza. Penso talvolta, stupidamente, che se qualcuno si ferma a osservare una vetrina in un certo qual modo possa interessarsi a me. ”