“L'alcool non è una panacea e un cerotto non cura un cancro.”
“Non v'è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come un rum e la vera religione.”
“Come cura per le preoccupazioni, il lavoro è meglio del whisky.”
“- Dottoressa: Allora, come procede la dieta?- Petra: Lei mangia schifezze!- Dottoressa: Fa esercizio?- Kate: Sì...- Petra: Niente. Mai.- Dottoressa: Alcolici?- Kate: Un bicchierino ogni tanto...- Petra: Oh, lei beve come pirata!- Dottoressa: Dio santo!”
“Non bevo nulla di più forte del gin prima della colazione.”
“Mi piacciono il whisky invecchiato e le donnegiovani.”
“La sera Walter aveva bisogno di trovarla sobria per poterle elencare le carenze morali del figlio, mentre Patty aveva bisogno di non essere sobria per non doverlo ascoltare. Non era alcolismo, era autodifesa.”
“Sono io il primo a dirlo che bere alcool quando fuori la temperatura è rigida è la cosa peggiore da fare. Una minestra calda aiuta molto di più in tali circostanze, perché il processo digestivoaiutare a riscaldare il corpo.”
“Sotto l’effetto dell’alcol l’adulto ritorna un bambino, che prova il piacere di pensare liberamente come vuole senza dover fareattenzione alla costrizione della logica.”
“L’alcool sopprime le inibizioni e annulla le sublimazioni.”
“Alla base dell'assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'alcol, c'è da considerare se la vita offre un margine di sensosufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c'è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignificanza, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla vita.”
“L'alcol è un liquido prezioso: conserva tutto, tranne i segreti.”
“Prendete un branco di avvocati esausti, riempiteli di alcol e le cose diventeranno sgradevoli.”
“Gli intellettuali quando chiacchierano, non fanno altro che bere. Cocktail, whisky, rum, cognac, e ancora cocktail e ancora cognac e ancora whisky in tutte le maniere. I nostri intellettuali russi, invece, hanno sempre parlato intorno a una tazza di tè. E davanti a una tazza di tè allungato, si sa, confabulavano i nostri rivoluzionari, quelli della Narodnaja Volja, i populisti, i socialdemocratici; anche Lenin parlava della grande rivoluzione di fronte a un bicchiere di tè. Stalin, invece, pare prediliga il cognac.”
“Sento la puzza d'alcool trasudare dai tuoi pori grassi anche adesso!”