“Chi si astiene dal mangiare la carne martoriata degli animali uccisi avrà lo spiritosanto e la verità.”
“La civiltà industriale e tecnologica ha permesso all'umanità di sconfiggere o quasi la morte precoce. Nel corso degli ultimi cento anni la popolazione terrestre ha potuto triplicarsi. E tuttavia gli uomini continuano oggi ancora a nutrirsi come una volta, come sempre, di carne sanguinante, oggi ancora continuano a fondare la loro sussistenza sulla morte di altri esseri viventi. La verità è che la civiltà industriale e tecnologica non va rifiutata, bensì corretta, piegata, dominata. Capace, come è, di fornire surrogati di tutto, o quasi tutto, perché non le chiediamo di riscattarci dall'abiezione della più grossa delle nostre contraddizioni, l'organizzato assassinio degli animali?”
“L'esser beccaio [macellaio] debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata gola, a cui non basta il cibo ordinato dalla natura, più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto).”
“Per evitare di causare terrore agli esseri viventi, che il discepolo si astenga dal mangiare carne. Il cibo del saggio è quello che consumano i sadhu [gli uominisanti]; non è fatto di carne. Ci saranno alcuni sciocchi in futuro che diranno che io ho dato il permesso di mangiare carne, e che io stesso ne ho mangiata, ma io non ho permesso a nessuno di mangiare carne, non lo permetto ora, non lo permetterò in nessuna forma, in nessun modo e in nessun luogo; è incondizionatamente proibito a tutti.”
“Non vedoragione per cui si dovrebbero uccidere gli animali e farli diventarecibo per l'uomo, quando esistono tanti altri alimenti che sostituiscono la carne. Dopo tutto, l'uomo può vivere senza carne.”
“La difesa del mondo animale è parimenti difesa del mondoumano... le due cose sono assolutamente legate, perché, in fin dei conti, ci si batte per un ingentilimento del mondo.”