“Lo spirito che più di tutti tormenta questa regione incantata, e sembra essere il comandante in capo di tutte le forze dell’aria, è il fantasma di un cavaliere con il capo mozzato. Si dice sia lo spettro di un soldato della cavalleria assiana, che finì decapitato da una palla di cannone durante una delle tante battaglie della guerra di indipendenza, e che i contadini vedono spesso galoppare a spron battuto nel buio della notte come trasportato sulle ali del vento.”
“Non vi è grande fondazione che non riposi sopra una leggenda. Non vi è in tal caso che un colpevole: l’umanità, che vuol essere ingannata.”
“Malgrado la storia, la leggenda vince sempre.”
“Quando avviene l’irreparabile, tutti tentano sempre il grande sogno mai realizzato. E tutti dicevano di aver assistito a un loro cugino o amico fraterno che c’era riuscito. Questo sogno era poter con un accendino sciogliere un po’ di plastica intorno al foro sul pallone. Coprire meticolosamente il foro, quindi fargli la bucatura, come si dice per le ruote delle auto. Portare il pallone dal gommista e farlo rigonfiare. Nessuno c’è mai riuscito.”
“Qualcuno deve contribuire a creare le antiche leggende.”
“Nella leggenda maya il Creatore, infelice perché non c’era nessuno che cantasse le sue lodi, creò la Terra, le montagne, gli alberi e la maggior parte degli animali. Ma gli animali non sapevano parlare, e così decise di creare gli uomini. In un primo tempo li fece di fango e terra, ma dicevano soltanto cose senza senso. Li fece scomparire e riprovò, questa volta foggiandoli dal legno. Ma quegli uomini erano ottusi. Allora il Creatore decise di distruggerli, perciò loro si rifugiarono nella foresta, rimanendo menomati durante la fuga in un modo che li modificò leggermente, trasformandoli in quelle che oggi conosciamo come scimmie. Dopo questo fiasco, il Creatore trovò alla fine una formula che funzionava, e fece i primi esseri umani con il grano e il mais.”