“Una delle malattie italiane di questi anni è stata «l’egologia». Perdute le grandi appartenenze collettive, quelle per le quali dire «noi» era rassicurante e protettivo come una coperta con un freddo cattivo, si è fatta lentamente strada una malattia profonda e pericolosa: l’idea che il mondo ruoti attorno a sé medesimi, che gli altri siano un intralcio, che si possa, anzi si debba, passare sul cadavere del prossimo pur di far carriera.”
“Ovunque ci sia pericolo, si cela l'opportunità; dovunque c'è un'opportunità, si cela il pericolo, I due sono inseparabili. Vanno insieme.”
“Come tutti gli amanti pensavano che tutti i pericoli i pericoli per l’amore, venissero dal di fuori, dal mondo.”
“Nella prosperità, e quando non v’è nulla a minacciarlo o impaurirlo, l’uomo si dimentica di Dio ed è pronto a sfidarLo; ma ponilo in mezzo al pericolo, tagliato fuori dai suoi simili, lascia che gli si spalanchi davanti la tomba, ed è allora, nei momenti di tribolazione, che l’uomo più scettico e incredulo chiede aiuto a Dio, poiché sente che non c’è speranza, riparo o sicurezza se non nel Suo consolante abbraccio.”
“Era davvero difficile decidere cosa dovessi temere di più, se i cani, gli alligatori o gli uomini!”
“Nella democrazia la tirannia della maggioranza non è meno pericolosa per le minoranze e per gli individui di quanto lo sia quella di un singolo dittatore.”