“Passanti mi interrogano e mi circondano, La gente che incontro – l’effetto che hanno su di me i primi anni della mia vita, il quartiere, la città in cui vivo e la nazione, Le ultime notizie, scoperte, invenzioni, società, autorivecchi e nuovi, La mia cena, abiti, conoscenti, la moda, il lavoro, i complimenti, i doveri, L’indifferenzareale o presunta di qualche uomo o donna che amo, La malattia di uno dei miei, o di me stesso, o la malvagità, perdita o mancanza di denaro, depressioni o euforie, Mi raggiungono di notte e di giorno, e se ne vanno di nuovo, Ma non sono il mio vero Io.   Separato da ciò che tira e trascina sta ciò che io sono, E sta divertito, compiaciuto, compassionevole, pigro, unitario, Guarda verso il basso, sta eretto, piega un braccio in un fermo impalpabile gesto di riposo, China curioso la testa da un lato, per vedere ciò che accadrà in seguito, Sia dentro che fuori del gioco, guardando con attenzione e meraviglia.”

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Tratto dal Book Foglie d'erba

Walt Whitman
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Nato 31 maggio 1819 a West Hills
Morto 26 marzo 1892 a Camden

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