“Bisogna fare a scuola un’ora di insegnamento alla solitudine, imparare a bastarsi.”
“Una scuola che costringa un adolescente a ricevere giudizi negativi, confronti frustranti con i coetanei e bocciature, è un sistema raffinato di tortura. E va contro non solo ai principi di libertà, ma a tutte le odierne concezioni psicologiche e sociali in tema di educazione.”
“La scuola dà il sapere che non è un orpello, una decorazione, ma uno strumento per vivere.”
“La scuola si deve occupare di persone e una persona è una intelligenza e una affettività che devono porsi dentro la società per dare un contributo positivo e nel contempo trarne dei vantaggi.”
“Alla scuola spetta il compito di inserire l’allievo dentro la storia e dentro la cultura di un borgo, di una città, di una nazione e del mondo intero.”
Una fila di bambini non ha le tavolette cerate, ma semplici tavole di legno sulle quali sono state incise profondamente le lettere dell’alfabeto. Pazientemente, i bambini le ripercorrono usando un pennino di legno: è un allenamento per acquisire i movimenti giusti e anche per memorizzare le varie forme delle lettere. Esattamente come accadrebbe se la loro mano venisse guidata da quella del maestro. Quella tavola di legno insomma è una specie di “robot” che sostituisce il maestro: un primordio di tecnologia in classe.