“La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.”
“In Spagna, fino a trent’anni fa, i figli ereditavano la povertà, ma anche la dignità dei genitori, imparavano un modo di esserepoveri senza sentirsi umiliati, senza perdere la dignità e senza smettere di lottare per il futuro. Vivevano in un paese in cui la povertà non era motivo di vergogna, né tantomeno un pretesto per arrendersi.”
“Noi che da bambini abbiamo imparato a baciare il pane, abbiamo in mente la nostra infanzia e ricordiamo l’eredità di una fame che ormai non conosciamo più, le disgustose omelette che ci facevano le nostre nonne per non buttare via l’uovo sbattuto che avanzava quando impanavano il pesce. Ma non ricordiamo la tristezza. La rabbia sì, le mascelle serrate, come scolpite nella pietra, di certi uomini, certe donne che in una sola vita avevano accumulato sventure sufficienti per soccombere più volte e, malgrado tutto, si reggevano ancora in piedi.”
“Gli anziani ora hanno meno paura. Ricordano tutto della loro gioventù e hanno impressi nella mente il freddo, i mutilati che chiedevano l’elemosina per la strada, i silenzi, il nervosismo che serpeggiava tra i loro genitori quando s’imbattevano in un poliziotto, e una vecchia abitudine ormai dimenticata che non hanno saputo o voluto trasmettere ai figli. Quando cadeva per terra un pezzo di pane, gli adulti dicevano ai bambini di raccoglierlo e baciarlo prima di rimetterlo nel cestino, tanta era la fame che avevano patito.”
“− È pieno di gente che non arriva alla fine del mese.− Accorciamo i mesi?”
“Quello che concedi al povero non è un bene di tua proprietà, ma è un bene che gli restituisci, perché è un bene comune dato per l'uso di tutti, di cui a torto stai godendo da solo.”