“È come se fotografandosi, i ragazzi cercassero l’identità che non possiedono, e la trovassero più attraverso la loro rete che attraverso i loro occhi.”
“Fino a sei anni l’uomo è prigioniero di genitori, di bambinaie o d’istitutrici; dai sei ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell’ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d’ogni padrone) e servo, schiavo, prigioniero, forzato e burattino rimane fino alla morte.”
I ragazzi hanno bisogno di “maestri di vitavissuta” che li accompagnino lungo il percorso di maturazione, di guide disponibili e presenti che li sostengano e li incoraggino.
“L’adolescente di oggi può essere paragonato a un orfano, in quanto esitosocio-culturale e educativo della precedente società senza padri né maestri, che chiuse il XX secolo.”
“Bambini e bambine appena puberi – dentro lo spazio obbligato della permissività che rende la normalità parossistica – hanno un’esperienza del sesso che toglie loro ogni tensione nello stesso camposessuale, e, negli altri campi, ogni possibilità di sublimazione.”
“Basta all'amore degli adolescentisentirsi possederedal sole entro la sabbia calda immoti.”