“Una volta un tale che doveva fare una ricerca andava in biblioteca, trovava dieci titoli sull'argomento e li leggeva; oggi schiaccia un bottone del suo computer, riceve una bibliografia di diecimila titoli, e rinuncia.”
“Ai miei tempi le principali preoccupazioni degli studentiuniversitari erano sesso, fumare erba, fare rivolte e studiare. Studiare era qualcosa che si faceva quando le altre tre cose non erano disponibili.”
“Non è necessario andare al college per avere successo. Abbiamo bisogno di persone che lavorino negli uffici e facciano mestieri pesanti necessari al funzionamento della società.”
Mi sono trasferito a Roma da due anni, sto frequentando il “Centro Sperimentale di Cinematografia”. Durante il Liceo classico sognavo di fare l’investigatore. Poi mi sono detto: perché non riprovare a diventare un attore vero?
“Vorrei seguire i corsi di Scienza investigativa per la sicurezza, esistono, mi sono informato. Sarà banale, ma la mania per le indagini mi è venuta vedendo CSI.”
“Facciamo qualcosa per gioco se ce ne attendiamo gioia, piacere, altrimenti non svolgiamo questa attività. Nel lavoro accade invece, proprio grazie all’indipendenza dei risultati, che si svolgano attività anche spiacevoli o pericolose, in quanto la piacevolezza deriva soltanto da ciò che otterremo. La differenza da entrambi dallo studio è che in quest’ultimo caso i risultati sono differiti nel tempo o per lo meno il loro uso è rimandato per una futura professione, mestiere, arte.”