“La diapositiva: non sarà mica una malattia?”
“La prossima volta che vi si spezza un’unghia, rovinandovi irrimediabilmente la giornata, fate un giretto qui in oncologia. E’ istruttivo.”
“- Rolando: Marce', allora me la porta al Policlinico, all'accettazione, va bene?- Tassista: Va bene.- Rolando: Allora, nonna, in bocca al lupo, in gamba e.. forza e coraggio eh? Ciao!- Sora Ines: Ciao.- Tassista: Ma che state male, ah sora Ines?- Sora Ines: Ma famme il piacere! Sto tanto bene! Portami a via Casilina 328 da mi' sorella, perché il signorino c'ha un ospite e deve rimane' solo.”
“- Anche tu hai la malattia dell'arte!- La malattia?- Vuoi chiamarla follìa?”
“Carcere, malattie e necessità, si conosce l'amistà.”
“La morte si era portata via la madre ma anche l’angoscia della malattia, quel senso di chiusura e di soffocamento che coglie tutti. Finalmente si poteva gridare il proprio dolore e tornare a organizzare la vita. Nessuno è più come prima. Si è segnati per sempre.”